Il pomodoro è una pianta erbacea perenne coltivata come annuale appartenente alla famiglia delle Solanacea, originaria dell’America sud-occidentale (Cile, Ecuador, Perù) fu importata in Italia verso il 1800.
La moltiplicazione del pomodoro può essere effettuata tramite trapianto o semina. Nel primo caso è necessario utilizzare un semenzaio dove far nascere le piantine. Si semina a spaglio o a file in questo ambiente protetto per assicurare una temperatura adatta alla germinazione del pomodoro. Dopo 40-60 giorni dalla semina le piantine di pomodoro raggiungono lo stadio di 4-5 foglie e un’altezza di 10/15 cm: è questo il momento migliore per il trapianto nei solchi preparati nell’orto.
La semina nel semenzaio si fa in periodi diversi a seconda di quando si vuole effettuare il trapianto. In autunno-inverno per le coltivazioni che si svilupperanno in serra, verso febbraio/marzo per le coltivazioni di stagione, in estate per le colture a ciclo posticipato.
Nel secondo caso si semina invece direttamente in campo aperto. Se le piantine nate sono troppo vicine bisognerà diradarle. Questo metodo ha diversi svantaggi: sarà necessario più seme, il terreno avrà bisogno di maggiore lavorazione e bisognerà attendere delle temperature più miti ritardando la raccolta dei pomodori.
Terreno
Il pomodoro richiede molte sostanze nutritive, un pH tra 5,5 e 8 e una preparazione del terreno molto dettagliata. Non gradisce terreni umidi che provocano malattie e marciumi, ma allo stesso tempo la pianta del pomodoro necessita di una notevole quantità d’acqua soprattutto nelle prime fasi del suo ciclo vitale. La concimazione ideale prevede l’apporto di fosfati e potassio durante la preparazione del terreno mentre di azoto al trapianto e in copertura.
Esposizione al sole
Il pomodoro è un ortaggio che richiede elevate temperature, per la maturazione dei frutti sono necessari 24-26 °C di giorno e 14-16 °C di notte. Gradisce l’esposizione diretta ai raggi solari.
Innaffiatura
Questo ortaggio richiede molta acqua soprattutto alla semina, al trapianto e durante la fioritura. Durante il periodo più caldo è necessario bagnare il pomodoro tutti i giorni ma solo quando la temperatura del terreno si è abbassata; è buona abitudine innaffiare la mattina presto o quando il sole è quasi tramontato. Durante l’irrigazione non bisogna assolutamente bagnare le foglie del pomodoro, per evitare l’insorgere di malattie e funghi. Consigliata irrigazione a goccia.
Raccolta
La raccolta del pomodoro è molto facile, basta staccare con le mani il frutto giunto alla maturazione preferita senza intaccare la pianta.
Il pomodoro richiede delle attenzioni particolari. La legatura si effettua quando la pianta è in fase di crescita e ogni volta che la vegetazione tende ad adagiarsi sul terreno. Bisognerà utilizzare dei paletti o canne di bambù su cui legare la pianta per mantenerla verticale. Questa potrebbe anche svilupparsi a terra ma i frutti andrebbero a toccare il terreno, marcendo a contatto con l’acqua. Consiglio anche di fare spesso la sarchiatura per eliminare le erbe infestanti che si svilupperanno grazie anche alle continue irrigazioni effettuate.
Varietà
- Cuore di bue (frutti molto grandi con costolature, carnosi con pochi semi, buccia liscia e sottile ideale per insalata)
- Pachino (frutti piccoli a grappolo di colore rosso vivo)
- San Marzano (forma allungata, colore rosso vivo, crescita a grappolo, molto utilizzati per conserve)
- Nero di Crimea (precoce e molto produttiva, frutti dal colore rosso scuro tendente al nero con buccia liscia e fine)
- Marmande (precoce, frutti tondi appiattiti con costolature lievi)
- Roma (a ciclo lungo, frutti medio grossi di forma allungata, buccia spessa ideale per conserve, molti semi)
- Datterino (precoce, frutti piccoli e carnosi con buccia spessa)
- Cigliegino (molto precoce, frutti piccoli sferici a grappolo, buccia spessa e polpa consistente)
- Tondo liscio (a ciclo medio da trapiantare precocemente, frutto tondo liscio )