A quanto ricostruito a seguito delle indagini la donna, per vendicarsi alcuni dissapori familiari aveva incaricato un minore incensurato l’eliminazione fisica del marito. Così il sicario, il 9 agosto scorso è entrato in azione e, nascosto dietro un casco integrale, pistola in pugno, rintracciata la sua vittima in un pub di Pompei (Napoli), gli aveva scaricato addosso due colpi che non andarono a segno.
Attraverso riscontri e testimonianze i Carabinieri sono arrivati a ricostruire esattamente l’accaduto per poi arrestatre i due complici: la donna come mandante, il ragazzo come esecutore materiale.