Pompei: la casa degli amorini dorati riaperta al pubblico

Da Lfm @LifeFashWorld

E’ stata riaperta al pubblico da Venerdì 21 giugno la Casa degli Amorini dorati di Pompei, dopo un accurato intervento di restauro.

L’edificio, un’abitazione signorile che occupa il lato meridionale dell’insula 16 della regione VI, è una delle più rinomate di Pompei per gli affreschi ed i mosaici che documentano le varie fasi costruttive della domus, derivata dall’unione di due piccole dimore del III e II sec. a.C., unite alla metà del I sec. a.C. in un nuovo progetto edilizio molto più articolato, con la creazione di un grande e singolare peristilio con un lato scenograficamente sopraelevato.

Casa degli Amorini Dorati, riaperta al pubblico dopo il restauro

La casa deve il nome ad alcuni dischi di vetro con foglia d’oro in cui era incisa la figura di un Amorino, che decoravano la stanza da letto matrimoniale del proprietario, di cui resta in sito uno solo degli esemplari. Gli affreschi principali risalgono al cosiddetto Terzo stile pompeiano ed illustrano alcuni episodi della mitologia greca; danneggiati dal terremoto del 62 d.C., alcuni di essi vennero restaurati “in stile”, dato che dimostra l’interesse quasi antiquario del proprietario per la conservazione dei capolavori che ornavano la sua dimora. Molto significativi i due luoghi sacri della casa: un larario con colonnine in marmo in cui si rinvennero le statuette di Giove, Giunone e Minerva, Mercurio e dei due Lari, ora conservate al Museo Archeologico Nazionale di Napoli; un larario dipinto con le raffigurazioni delle divinità egizie Iside, Serapide, Arpocrate e Anubi e di vari strumenti di questo particolare culto, che aveva a Pompei molti seguaci.

I lavori di restauro hanno interessato il rifacimento delle coperture; il restauro delle strutture; la pulitura ed il consolidamento delle pitture parietali che presentavano gravi distacchi dal paramento murario e problemi derivanti dall’umidità; il consolidamento delle cornici in stucco di Primo stile conservate in alcuni ambienti; la pulitura e il consolidamento dei pavimenti a mosaico e in cocciopesto.

Infine è stato ripristinato il giardino al centro del peristilio ed un piccolo giardinetto interno, tenendo in considerazione i dati di scavo e riproponendo la sistemazione a verde realizzata agli inizi del Novecento.

I lavori di restauro sono stati eseguiti con fondi della Soprintendenza Speciale ai Beni archeologici di Napoli e Pompei all’interno della programmazione ordinaria delle attività di manutenzione e restauro.

(da ArcheoRivista)

Lar di bronzo del I secolo



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