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PONTE NIZZA (pv). Universitari italo-americani in visita a Cascina Rossago

Creato il 12 giugno 2015 da Agipapress
PONTE NIZZA (pv). Universitari italo-americani in visita a Cascina Rossago PONTE NIZZA (pv). Nella giornata odierna una delegazione di venti studenti italo-americani della NIAF (National Italian American Foundation) si è recata in visita a Cascina Rossago, farm community per adulti con autismo, creata e gestita in collaborazione con il Laboratorio Autismo dell’Università di Pavia.
Un’importante esperienza di crescita umana e culturale per gli studenti universitari italo-americani che hanno fatto opera di volontariato realizzando una recinzione per il frutteto della struttura. La National Italian American Foundation - NIAF è un'associazione culturale statunitense senza fini di lucro, nata nel 1975 per promuovere la storia, la lingua e la cultura dell'Italia negli Stati Uniti e di fare da punto di riferimento per i circa 20 milioni di statunitensi che vantano origini italiane.
Ogni anno la Niaf offre l’opportunità di un viaggio in Italia a studenti universitari italo americani, che siano interessati a fare un’esperienza di lavoro nell’ambito del sociale, come volontari, e pertanto organizza sempre un “service day” in cui i ragazzi possono contribuire con il proprio lavoro ad aiutare una struttura a scelta. Quest’anno la “NIAF - The National Italian American Foundation” ha eletto la Lombardia quale “Region of Honor 2015” pertanto  dal 10 al 23 giugno a Milano ci sarà una delegazione di 20 studenti universitari italo-americani di età compresa fra i 18 e i 25 anni.
Scopo del viaggio è potenziare i legami tra gli Stati Uniti e l’Italia aiutando i giovani, scelti in base alle segnalazioni di merito delle varie Università di provenienza, a comprendere il significato del loro patrimonio culturale e a rafforzare l’orgoglio di preservare questa eredità per la prossima generazione. Nell’occasione i venti studenti italo-americani si sono recati in visita a Cascina Rossago per conoscere le eccellenze culturali del territorio e condividere il lavoro della struttura attraverso un’opera di volontariato ricca di umanità,  di scambi e di esperienze. 

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