Ai due massimi protagonisti di quella stagione del Cinquecento artistico italiano definita dal Vasari "Maniera moderna" la mostra "Pontormo e Rosso. Divergenti vie della Maniera" dedica 80 opere, delle quali 50 dipinti (tavole, tele ed affreschi staccati), in un insieme che rappresenta il 70% della loro produzione.
Un evento irripetibile, unico, che vede riuniti per la prima volta i capolavori assoluti dei due artisti, provenienti dall’Italia e dall’estero, molti dei quali restaurati per l’occasione.
Una rassegna che rappresenta anche un viaggio attraverso le vite parallele di questi artisti “gemelli diversi” che alla fine del loro percorso arriveranno a un riavvicinamento.
Pontormo e Rosso, che hanno reso straordinaria con il loro tratto artistico la prima meta del ’500, pur formandosi nell'area artistica di Andrea del Sarto, mantengono entrambi una forte indipendenza e una fortissima libertà di espressione. Pontormo fu pittore sempre preferito dai Medici e aperto alla varietà linguistica e al rinnovamento degli schemi compositivi della tradizione, mentre Rosso si è sempre mantenuto legato alla tradizione, seppur con aneliti di spregiudicatezza e di originalità. Rosso fu anche molto influenzato dalla letteratura cabalistica e dall’esoterismo. Uno più naturalista, vicino a Leonardo, l'altro influenzato da suggestioni michelangiolesche.
Firenze è sicuramente luogo privilegiato per una simile esposizione, dato che molte delle principali opere di pittura, che la critica novecentesca ha indicato come i capolavori del “manierismo” sono conservate in città e in Toscana; tuttavia, un percorso come quello proposto nella mostra di Palazzo Strozzi è stato reso possibile grazie alla collaborazione di importanti istituzioni italiane come la Galleria Palatina, gli Uffizi e il Museo di Capodimonte, ma anche straniere come la National Gallery di Londra, la National Gallery di Washington, il Louvre e il Kunsthistorisches Museum di Vienna, senza le quali sarebbe stato impossibile offrire un panorama così completo del lavoro dei due artisti.
La mostra curata da Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi e da Carlo Falciani, docente di storia dell’arte, l’esposizione propone ai visitatori le nuove ricerche filologiche, storiche e iconologiche condotte sull’opera dei due artisti dal 1956, data in cui Palazzo Strozzi ha ospitato la Mostra del Pontormo e del primo manierismo fiorentino, attraverso 10 sezioni che permettono di ragionare su differenti aspetti dell’opera dei due grandi artisti e nel contempo seguirne in sequenza cronologica le vicende, dalla formazione all’eredità lasciata. Lo svolgimento è stato infatti pensato come due percorsi monografici affrontati, dove opere del Pontormo e del Rosso vengono messe in sequenza cronologica, in modo da consentire la migliore lettura delle profonde differenze espressive fra i due pittori.
Oltre alla cronologia è poi possibile ragionare di alcune tematiche quali il disegno, la ritrattistica, l’adesione al sentire religioso ortodosso ed eterodosso che traspare in molte opere dei due artefici.
Pao. Ma.