Popitz, fenomenologia del potere, coercizione, persuasione, suggestione

Creato il 09 gennaio 2012 da Bruno Corino @CorinoBruno

In Fenomenologia del potere di HeinrichPopitz troviamo degli assunti interessanti sul “potere”. In primo luogo, lostudioso tedesco afferma che il potere è un elemento universale della socialitàumana. In secondo luogo, distingue quattro forme antropologiche fondamentali dipotere: il potere di offendere,basato sulla violenza; il poterestrumentale, basato sulla preoccupazione del futuro; il potere d’autorità, basato sul norme e di riconoscimento; infine,l’agire tecnico, che esprime ilpotere di creare dati di fatto. In terzo luogo, Popitz parla dell’onnipresenzadel potere in tutti i rapporti umani: «Il potere si annida dappertutto, sitratta solo di imparare a vederlo». In generale, secondo Popitz, «la parola potere fa riferimento a qualcosa chel’uomo è in grado di fare, alla sua capacità di imporsi su forze estranee».In particolare,Popitz fa dipendere ciascuna di queste forme alla corrispondenza tra dipendenzevitali e facoltà dell’agire umano. Il potere di offendere, di stabilire norme,di agire in modo tecnico sono facoltà dell’agire costitutive dell’uomo, allequali corrispondono la vulnerabilità, la preoccupazione per il futuro, ilbisogno di norme e di riconoscimento, il legame con gli artefatti.Tuttavia, seandassimo a fondo di questa analisi del potere, scopriremmo che le quattroforme possono essere ridotte a una sola: al potere coercitivo, al potere cioècapace di imporre la propria potenza al fine di orientare la condotta altrui.Insomma, per Popitz «gli uomini sono ingrado di fare del male agli altri uomini direttamente, e inoltre possonoinfluenzarli pesantemente agendo su aspettative,norme, artefatti».Dal mio puntodi vista, per quanto taluni presupposti dell’analisi di Popitz sianocondivisibili, ritengo tuttavia che in questa analisi sul potere esistono tantielementi di confusione. La confusione dipende, a mio parere, dal fatto che unconcetto quale quello di potere è intessuto da una molteplicità di altriconcetti, ossia dal fatto che tale concetto rimanda a una rete complessa diconcetti, rete difficile da districare se non si elabora un metodo rigoroso diindagine.Ad esempio, neirapporti di potere non potrei mai confondere tra il “costringere” l’“influenzare”qualcuno a scegliere una determinata condotta. In pratica, tra il poterecoercitivo, che tende a imporre unascelta e il potere persuasivo, che tende a proporreuna scelta, esiste una differenza ben netta. Nel potere persuasivo, ladecisione ultima, quella di compiere o di non compiere una determinata scelta,spetta comunque al soggetto destinatario di tale potere. Altrettanto nonpossiamo dire del potere coercitivo, dove la libertà d’agire è fortementelimitata. Così, tra la minaccia messa in atto dal potere coercitivo al fine diottenere obbedienza, e la promessaavanzata dal potere persuasivo al fine di ottenere il consenso sussiste una notevole differenza. Così, tra la punizioneche consegue alla disobbedienza, e la mancata ricompensa che consegue almancato consenso. Così, tra il subire un ricatto e suscitare una speranza. Epotrei continuare con altri concetti.Ovviamente, ilconcetto di potere può essere declinato in molteplici modo, ed esserequalificato in funzione dell’istituzione politica o sociale che lo esercita, eparlare di potere normativo, costituente, temporale, spirituale, emissivo, discrezionale,razionale, promissivo, attrattivo, ecc., nondimeno, se andassimo a fondo nellanostra analisi troveremmo che ciascuna di queste tipologia di potere usa unaspecifica risorsa, vale a dire è il modo in cui la “risorsa” viene impiegata adare al potere configurazioni diverse.Come si puòcomprendere, ogni forma di potere mette in atto una specifica sequenza diconcetti, ai quali corrispondono specifici comportamenti o atteggiamenti. Ora,secondo la mia ipotesi, le forme di potere attraverso le quali è possibileindurre qualcuno a compiere qualcosa sono tre: coercitivo, persuasivo esuggestivo. Nell’analisi fenomenologica, i tipi di potere più indagati sonosenza dubbio il primo e il secondo. Del potere suggestivo, non mi pare che cisiano effettuate grandi analisi.In sintesi, ilpotere coercitivo si manifesta quando si obbliga qualcuno a compiere unadeterminata ed unica scelta escludendo ogni altra possibile scelta. L’effettodel potere coercitivo è l’obbedienza.Il potere persuasivo si manifesta quando si vuole convincere qualcuno aprendere una determinata decisione scegliendo tra diverse opzioni. L’effettodel potere persuasivo è il consenso.

Il potere suggestivo rimane quello maggiormente avvolto tra le nebbie delle riflessioni sul potere. Forse, questa maggiore evanescenza del potere suggestivo dipende dal fatto che i suoi meccanismi non sono così visibili come lo sono invece nelle altre due forme di potere.