Notizia del giorno, poco pubblicizzata per ovvie ragioni, la bocciatura di entrambi i referendum proposti per l'abrogazione dell'attuale legge elettorale, quella, per capirci, inventata da Calderoli (lega) e definita dallo stesso "una porcata" e perciò chiamata PORCELLUM.
Le motivazioni non sono ancora note, arriveranno nei prossimi giorni, ma la certezza è che il tutto è stato fatto per evitare il cosiddetto "vuoto giuridico".
In altre parole, se in attesa dell'esito referendario si fosse reso necessario andare alle urne non si saprebbe con quale sistema elettorale andarci.
Fin qui sembra tutto regolare, nel senso che la giustificazione risulta più che valida in un Paese civile.
Le domande sono altre. Può un Paese civile avere una legge elettorale così? Ma, soprattutto, in un Paese civile si possono ignorare 1,200.000 (un milione e duecentomila firme)?
Penso che le risposte ad ambedue le domande non possano essere che chiaramente un NO.
Alla prima perchè una legge elettorale del genere non sarebbe auspicabile in una forma di governo che si possa definire democratica. Praticamente il risultato elettorale va a premiare chi ha una maggioranza e gli concede potere amplissimo, con sbarramento per le minoranze ed i risultati si sono ampiamente visti.
Alla seconda domanda il no deve essere di rigore, per ovvie ragioni di democrazia.
Avremo quindi ancora il peso di questa porcata di legge elettorale per chissà quanto tempo, perchè un Governo tecnico come quello attuale deve per forza di cose passare attraverso il voto di fiducia di quella classe politica che si è dimostrata inconcludente e fallimentare in toto, senza distinzione alcuna.
Non si troverà sicuramente un accordo e ce li ritroveremo ancora tutti lì, tutti presenti, col loro fondoschiena ancora ben attaccato alle loro poltrone che garantiscono stipendi da favola con i soldi pubblici, cioè i nostri.
E, ovviamente, noi ancora a chiedere che se ne vadano TUTTI A CASA !!!