GIORGIO FIDENATO
I PARLAMENTARI FRIULANI DI SEL NON FANNO SCONTI SUGLI OGM E CONTRO LE SEMINE ILLEGALI DI GIORGIO FIDENATO chiedono l’intervento della magistratura.Ieri mattina Serena Pellegrino, componente della Commissione Ambiente, e Franco Bordo, capogruppo Sel in Commissione Agricoltura, hanno presentato alle Procure di Pordenone e Udine due esposti per verificare «se siano ravvisabili delle ipotesi di reato» nelle semine di mais Mon810 a Vivaro (Pn), Mereto di Tomba e Colloredo di Montalbano. «Fidenato continua a sfidare i cittadini e la loro alimentazione – attaccano i due deputati – insieme agli altri 400 coltivatori che hanno sottoscritto la petizione pro Ogm». Una resistenza inaccettabile per Sel, per questo «ci siamo mossi – ha motivato poi Serena Pellegrino – con la consapevolezza che le norme nazionali e regionali parlano chiaro: nelle nostre campagne seminare mais Ogm è una violazione del diritto e nell’apparato normativo non ci sono passaggi segreti per interpretazioni che si discostino dal divieto».
L’ITER DELLE SANZIONI AMMINISTRATIVE CHE COMPETONO ALLA REGIONE E’ GIA’ IN CORSO dopo l’accertamento delle coltivazioni illecite da parte del corpo forestale dello Stato, al paladino delle sementi Monsanto è già stata notificata una multa da 40 mila euro, e potrebbe arrivare anche l’obbligo di distruzione del raccolto. Un punto, questo, considerato «indispensabile» per Pellegrino al fine di evitare che il mais finisca, come già accaduto «nonostante le nostre denunce» nella filiera dei mangimi in commercio.Ma c’è anche l’altro filone, quello penale, che i due parlamentari auspicano venga aperto. «É ora necessaria – concludono i parlamentari di Sel Pellegrino e Bordo – la verifica e la pronuncia da parte della magistratura su quanto va ripetendosi, nonostante tutto, nelle campagne regionali. Solo in questo modo sarà ripristinata la tutela dei diritti all’ambiente e alla salute». Con le semine illegali effettuate tra aprile e maggio scorso, infatti, Fidenato ha violato il decreto interministeriale del 12 luglio 2013: tra le sanzioni penali previste dalla legge c’è anche l’arresto da tre a sei mesi, che possono arrivare fino a nove in caso di recidiva. «Non lo auguriamo a nessuno – precisa Pellegrino – e non perché le semine illegali restino impuntite, ma perché non ce ne siano più».
Redatto da Pjmanc: http://ilfattaccio.org