A Pordenone si potranno ammirare le pellicole del periodo d’oro di Lionel, Ethel e soprattutto di John Barrymore, divo assoluto per la straordinaria presenza scenica e per l’avvenenza (la perfezione del volto gli aveva meritato l’appellativo di Grande Profilo), dalla vita tumultuosa (ebbe quattro matrimoni e un’infinità di flirt) e sregolata (morì sessantenne alcolizzato). E sarà proprio John Barrymore nel ruolo del Cavaliere des Grieux, a fianco della splendida Dolores Costello, all’epoca sua moglie (entrambi sono i nonni di Drew Barrymore), a inaugurare il Festival con il film When a Man Loves (Gli amori di Manon Lescaut), del 1927, di Alan Crosland, con la colonna sonora Vitaphone composta da Henry Kimball Hadley (1871-1937), considerato all’epoca uno dei maggiori compositori classici americani e al centro oggi di una notevole riscoperta. Perfettamente integrata con le immagini e i personaggi, è una delle migliori sincronizzazioni che ci arriva dagli albori del sonoro.
John Barrymore è anche Beau Brummel nell’omonimo film del 1924, François Villon in The Beloved Rogue (1927), ancora di Alan Crosland, e il Dottor Jekill e Mister Hyde nella versione di John S. Robertson del 1920.
I ruoli di Lionel includono l’eroe del dramma sulla guerra civile The Copperhead (1919), in cui appare anche Doris Rankin, allora sua moglie, e Mathias nel famoso dramma ottocentesco The Bells. Di grande interesse promette sin d’ora di essere la proposta dei due rulli sopravvissuti di The Eternal City, girato a Roma nel 1922 da George Fitzmaurice e in cui Lionel Barrymore interpreta il ruolo del capo del partito comunista, rappresentato come un autentico criminale. Il film, che non nasconde una spiccata simpatia per il fascismo, e vede la partecipazione di Benito Mussolini e del re d’Italia Vittorio Emanuele III, era stato considerato perduto.
Un altro evento eccezionale legato a Chaplin sarà la performance di Ichiro Kataoka, la star benshi giapponese che torna alle Giornate dopo lo scorso anno. L’arte del benshi – l’attore che accompagnava i film muti in Giappone, commentando lo sviluppo della vicenda e dando voce a tutti i personaggi – è stata tramandata di generazione in generazione, e Ichiro Kataoka è l’erede diretto di cento anni di tradizione. Oltre a un classico giapponese, il film storico Kenka Yasubei (tr. it. Il truculento Yasubei), commenterà e animerà quattro corti di Chaplin – dimostrando la vastità del repertorio, anche internazionale, su cui erano tenuti a lavorare i benshi e allo stesso tempo l’universalità di Charlie Chaplin.
Un’ampia rassegna con trenta film completi e alcuni significativi estratti a colori celebrano il centenario della Technicolor. Fra i titoli più noti, che saranno proposti in due prime serate, la brillante commedia avventurosa The Black Pirate (Il pirata nero) in cui Douglas Fairbanks sfoggia alcune delle sue più spericolate prodezze acrobatiche, e il leggendario Ben-Hur del 1925 con Ramon Novarro, prodotto dalla MGM e diretto da Fred Niblo (fra gli assistenti alla regia un giovane William Wyler, che oltre trent’anni dopo avrebbe diretto la versione sonora). Il film fu realizzato in parte a Roma e a Livorno, dove fu girata la battaglia navale.
Ampio spazio sarà dato al cinema delle origini con pellicole di Georges Méliès con colorazione a mano di squisita fattura e l’omaggio ai 50 anni dell’AIRSC che prevede la proiezione di copie uniche dalla collezione Josef Joye. A conferma dell’attenzione che le Giornate dedicano quest’anno all’incontro fra il cinema muto e il sonoro risulterà certamente interessante la proposta della versione del 1930 della Corazzata Potëmkin realizzata in Germania con la colonna sonora registrata su dischi e recentemente restaurata dopo il ritrovamento dei dischi originali.
Infine, grazie all’incessante lavoro degli archivi di tutto il mondo, non è mai stata così nutrita la schiera dei nuovi ritrovamenti e restauri, fra cui spicca – dalle collezioni della Waseda University di Tokyo – il mitico adattamento di Conrad Wiene di La potenza delle tenebre di Tolstoj.
Fonte: cinetecadelfriuli.org