Il pornoterrorismo è venuto a cercarti! Cominciamo dall’inizio, con il postporno all’inizio degli anni 90, per mano della favolosa Annie Sprinkle, attivista sessuale, ex attrice porno, ex prostituta.
Le sue performance sono giù dei classici, come quelle durante le quali si serviva di uno specchio affinché il pubblico potesse vederle la cervice. Questa pioniera entrò nel mondo del mercato sessuale da giovanissima, facendo già i primi cortometraggi porno. Oggi è diventata un’eminenza in quanto a sessualità radicale, educazione sessuale ed erotismo, recuperando il corpo femminile dagli artigli corporativi del macho, facendo del suo lavoro artistico una critica contundente alla pornografia maschilista ed utilitarista dominante e dell’utilitarismo e lo sfruttamento della donna in questo genere.
Torniamo al futuro, il pornoterrorismo è parte del progetto artistico di Diana J Torres, che dalla sua performance avverte ed attacca il sistema sciovinista di controllo ideologico della società attuale. Le sue performance sono cariche di forza e ribellione, contro l’ordine stabilito, superando le barriere morali dello spazio, della messa in scena . Diana si presenta nuda vociferando buona poesia, poesia che sputa, scuote, insulta e ti fa sentire come se stessi crollando.
Anche i fluidi hanno la loro importanza: colori, pittura che assomiglia al sangue, il fluido che è parte delle definizioni di genere, che crea frontiere. Diana arriva all’orgasmo dopo essersi masturbata, dopo esser stata con due o tre donne alla volta, mentre non smette di vociferare, sputare, sudare, il suo schizzare è alto riesce a bagnare proprio tutti ; reclama a gran voce la libertà sessuale che continua ad essere messa in discussione da una morale retrograda, dalla chiesa, dallo stato e dalla vita borghese.
La poesia invade tutte le azioni, si fa trasgressiva, supera barriere, non fa marcia indietro. Il corpo risponde a questa poesia, quello di Diana e degli spettatori, che tra lo shock e lo stimolo, non sanno se scappare o rimanere a strusciarsi a vicenda. È un’operazione contundente, il pubblico raggiunge un livello che supera il peep, l’interazione si riduce al dominio nel quale la performer prende il controllo sia del proprio corpo come anche del corpo mentale del pubblico, liberandosi, facendo capire che la sua sessualità è troppo semplice.
Si vuoi ragazze nude, vai ad uno strip, se vuoi la realtà, vai in cerca del terrorismo.
Attività come queste sono imprescindibili per mettere in questione la nostra posizione di fronte al ricalcitrante sforzo del controllo che ci assilla quotidianamente. È una notizia importante che a Barcellona esista un attivismo di questo tipo. Le città sono luoghi di replica di idee e funzioni sociali. Queste performance sono i semi freschi che col tempo daranno frutti e porteranno a cambiamenti radicali. Puoi visitare la pagina di Diana, sulla quale troverai ulteriori informazioni sulla presentazione del libro pornoterrorismo il 23 marzo a Barcellona http://pornoterrorismo.com/
Se ti interesano gli studi di genere, il pornoterrorismo è quello che fa per te. Se vuoi liberare la tua sessualità dal giogo maschilista nel quale ci hanno educato, questo è quello che fa per te. Affitta uno degli appartamenti a Barcellona goditi il piacere di vere le cose ben chiare, di fare un passo in avanti, di iniziare ad essere otra persona.
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