Sabato i vigili urbani avevano multano le librerie di Port’Alba perché le bancarelle dei libri occupavano abusivamente il suolo pubblico. Bancarelle che si trovano lì da sempre, infatti non esiste un napoletano che possa di dire il contrario, in una strada chiusa al traffico che vende la cultura a uno o due euro, un posto dove anche chi non può permettersi gli alti prezzi di copertina può alimentare la propria cultura, la quale si vede sbattuta in faccia un altro “no” da Napoli. Un blitz sicuramente pianificato e ordinato dall’alto, nonostante il tavolo in corso tra le librerie e il Comune per ottenere i permessi: l’ennesimo caso in cui l’applicazione della legge si è trasformata nell’attuazione di una sostanziale ingiustizia, perché manca di buon senso, elemento richiesto a chi deve, appunto, applicare la legge.
Ecco allora che, per evitare ulteriori multe, le librerie stanno provvedendo a smantellare le bancarelle, al cui posto è già apparsa un’auto parcheggiata, lì dove non può assolutamente stare. Nemmeno a dirlo, non si sono visti i vigili a multare la vettura, così come non se ne vedono, per esempio, a multare le auto in sosta selvaggia in Piazza Vittoria (e non solo) che creano traffico fino a Via Marina, a far sgomberare i marciapiedi occupati da abusivi messi lì dalla camorra, e così via. Si direbbe invece che preferiscono piuttosto frequentare i bar, come è noto a tutti i Napoletani, e occasionalmente svolgere il compitino loro affidato.
Foto di “Port’Alba: la via dei librai” (Pagina Facebook)