Porta Pia again and again

Creato il 02 ottobre 2010 da Parolecomplicate

Nel mio paese natale c’è un piccolo bar molto frequentato, proprio davanti alla chiesa. E’ da sempre il ritrovo di coloro che escono da messa (la domenica) e dei vecchietti più in generale (ogni giorno, dalle 6.30, per giocare a carte o vedere le partite). Appena entrati, sulla destra, c’è un quadro appeso. Sul quadro c’è la foto di un Papa con lo sguardo buono (non KW, uno prima) che ammonisce: “la bestemmia offende Dio e l’uomo“.

Quel bar davanti alla chiesa, domenica a parte, è uno dei posti in Europa con il più alto concentrato di bestemmie al minuto. Si bestemmia da sempre. Si bestemmia per tutto. Perché non peschi briscola; perché il tuo compagno non cala il carico; perché il Milan non ha segnato; perché il Milan ha segnato; perché la squadra del paese dovrebbe giocare con un 4-2-3-1, con davanti solo quello foresto, mica con quell’altro, lì, che solo perché morosa con la figlia del mister. Dalle mie parti le bestemmie sono una preghiera. Un pezzo di teatro. Un sentimento contadino che sa di salame casereccio e sudore di terra. Sono un apostrofo rosa tra un dubbio insegnato e qualcosa che ti ha dato da mangiare per secoli. Le bestemmie mi ricordano i pomeriggi d’estate, le partitelle a calcio e i calippi alla coca con in fondo le caramelle gommose. Quando le sento mi scappa un sorriso perché sono cose da persone semplici, dirette (e, quindi,) corrette.

Quello che ha fatto ieri B è lodevole. E’ dolcissimo, anzi. E’ una delle cose più belle mai fatte da lui negli ultimi 15 anni. E’ una cosa dal Lui dei primi tempi. Quello pazzo, liberista e libertario, del ‘94. Quello del “fuori lo stato dalle mie mutande”, quello che “il caso di Eluana è una questione personale”. Quello di prima del family day, delle fiaccolate con i cardinali. Quello senza i laici devoti.

Solidarietà, come sempre, alla mia amata Rosy. Però.

Sinistra italiana, hai fatto eleggere un Presidente della Repubblica che fa organizzare le cerimonie della Breccia di Porta Pia ai brecciati: risparmiaci almeno le scene di vergogna per la barzelletta dell’orchidea. Non strapparti i capelli per un motivo che non sia te stessa. Evita di salmodiare sul “ma lui è” e sul “ma lui non può”. Non interessa a nessuno se “a livello internazionale”. Uno una volta disse che il problema della tua classe dirigente è essere cresciuta con “Happy Days”. Se così fosse, sappi che nel mondo reale non si gira più con la giacca in pelle; che i bagni non sono mai stati usati come uffici; e che nei bar fuoristanti, se le orchidee l’uomo non l’offendono affatto, neanche il buon Dio deve prendersela troppo a male.


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