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PORTALBERA (pv). Camilla Lupezza e il “suo” Duomo espone all’Osteria dei Pescatori.

Creato il 26 novembre 2015 da Agipapress
PORTALBERA (pv). Camilla Lupezza e il “suo” Duomo espone all’Osteria dei Pescatori. PORTALBERA (pv). Si chiama Camilla Lupezza ed è l’artista pavese protagonista della prossima serata di “Gustarti” che si terrà all’Osteria dei Pescatori a Portalbera sabato 28 novembre. Si tratta di una tavoletta di 50x70 centimetri, realizzata con grafica a penna, quest’anno dalla giovane e talentuosa artista che ha scelto di raffigurare il Duomo di Pavia. PORTALBERA (pv). Camilla Lupezza e il “suo” Duomo espone all’Osteria dei Pescatori.L’opera resterà esposta fino al prossimo 16 dicembre e sarà un tripudio di storia e arte: la storia dell’arte rappresentata dal Duomo e dalla sua ricca e complessa vita, la storia della tradizione pittorica data dalla tecnica più semplice e più antica, la grafica a penna, la storia della gastronomia rappresentata dall’antico locale, un’Osteria che da cento anni vive e rinsalda costantemente le tradizioni gastronomiche del territorio. E in questa meravigliosa convivenza di tante storie diverse, il pubblico avrà modo di imparare e sperimentare che il nuovo convive facilmente con l’antico se sapientemente equilibrato. L’iniziativa Gustarti è, infatti, voluta dalla Camera di Commercio di Pavia e PaviaSviluppo per sostenere i giovani creativi, in settori quali la pittura, la scultura, la ceramica e la fotografia. PORTALBERA (pv). Camilla Lupezza e il “suo” Duomo espone all’Osteria dei Pescatori.Ma chi è Camilla Lupezza? “Credo di essermi sempre sentita attratta dal mondo del disegno, sin da bambina. Ho iniziato rappresentando una delle mie passioni, gli animali, per poi passare a fumetti e ritratti. Ho assecondato questa predilezione decidendo di iscrivermi durante i cinque anni di liceo ad un corso di pittura presso la scuola ARVIMA di Pavia e concludendo poi il mio percorso con la laurea in Scenografia all'Accademia di Belle Arti di Brera”.  Camilla è una figurativa, e sono pochi coloro, soprattutto tra i giovani, che coltivano questa scelta; e per questo si vede proiettata nel futuro in qualità di illustratrice. “Diventare illustratrice è ciò che vorrei, ed averlo capito a “soli” 28 anni è già una conquista! Disegnare è ciò che mi fa sentire più di ogni altra cosa una persona, forse, capace, e mi regala fiducia in me stessa”.  E nella sua dolcezza come nel tratto, così nel suo essere, non poteva mancare un ringraziamento a chi l’ha sostenuta e la sostiene ora: “Colgo l'occasione per ringraziare chi mi è stato vicino in questo percorso, da Monica Anselmi, mia cara insegnante all'ARVIMA, allo staff di GustArti che mi ha seguito pazientemente e dato questa possibilità”.
miriampaola agili

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