Ho portato Febe in fascia o mei tai fin da quando aveva un mese. Adesso che ne ha 26 la porto solo quando è necessario: se ho fretta (500 metri con lei si fanno in un’oretta…), se devo “guidare” il Pedibus, se devo uscire e piove… ma ormai si tratta solo di rare occasioni. Un po’ perché lei è grande e preferisce camminare, un po’ perché a causa della nuova gravidanza la mia schiena non regge più molto.
Non mi sono mai chiesta se portarla facesse male al bambino nella pancia: nessun nodo va a comprimere l’utero, io mi sento bene e quindi continuo. Inizialmente ho avuto problemi con il nodo della fascia ventrale del mei tai che mi comprimeva lo stomaco. Così ho tirato fuori la fascia lunga e ho imparato questo metodo di legatura. il peso viene scaricato soprattutto sullo sterno, dove si trova il nodo e così ho continuato a portare Febe per tutto il primo trimestre. Passati i primi mesi lo stomaco mi infastidiva meno e sono tornata al mio adorato mei tai.
Adesso la porto solo quando me lo chiede lei: uscita dall’ambulatorio delle vaccinazioni, oppure una sera mentre preparavo la cena…
…o sabato, quando siamo rientrati un attimo in casa durante la sfilata dei carri mascherati e lei mi ha chiesto la “faschia” perché “sono ‘tanca, ho scionno!”… come si fa a non accontentarla? Me la sono caricata su, ci siamo ben bardate contro il freddo e siamo partite…
Meno di cinque minuti dopo e nonostante la confusione del Carnevale ecco l’effetto fascia:
Sono tornata a casa stanca, un’oretta così all’inizo del settimo mese si è fatta sentire su fianchi e lombari, però è stato anche bellissimo sentire di nuovo il dolce peso della sua testolina sulla mia schiena! E, appena arrivati a casa l’effetto magico è sparito e la piccola piratina si è risvegliata!
Peccato che sabato il concorso di EquAzioni fosse già scaduto e queste foto non le ho potute inviare per partecipare. Comunque ho votato le mie foto preferite… fatelo anche voi!