Che per amare Farassino, mica bisogna per forza essere leghisti. Che poi secondo me, il Gipo, non era mica tutto sto che leghista. Era un leghista alla Formentini, mica alla Borghezio, e infatti si defilò presto, prestissimo.
Per me, Farassino, sarà per sempre Porta Pila, la versione sua della Boheme di Aznavour, e poi tante altre, maschere tragiche e ridicole di un Piemonte sempre sospeso tra un mondo antico fatto di bestie, campi e fatica, e un mondo moderno fatto di fabbriche e poveri cristi.
Per me Farassino sarà sempre, soprattutto, L’6 ‘d via Coni, che la ascoltava col mio papà, e adesso non ci sono più tutti e due