Ci capita sempre più spesso di andare su internet e cercare mete lontane per le nostre vacanze. Capita anche a me. E invece basterebbe fermarsi un attimo. E guardarsi attorno.
Ho deciso di trascorrere qualche giorni in Sicilia. Per piacere. Con la mia famiglia.
E' stata una vacanza inaspettata.
Perché non avevo organizzato nulla. Perché mi sono lasciata trasportare dai paesaggi, dai sorrisi, dalle prelibatezze gastronomiche, dalle chiese, da quelle città decadenti che hanno così tanto da raccontare.
E io ho ascoltato. Ho ascoltato il richiamo alla cultura, alla storia, alla pittura, al cibo, ai mercati, al dialetto, all'ospitalità quasi commovente della gente di Sicilia.
Ho contemplato le volte, gli altari e i campanili delle più belle chiese di Palermo, del duomo di Cefalù, della basilica di Castelbuono e Marsala, ho visto la neve sulle montagne e i mandorli in fiore in pianura, ho visto la pioggia incessante ed ho sentito il sole caldo del Sud, ho bevuto spremute d'arancia e ho mangiato cassate commoventi.
Ho visitato angoli che non conoscevo, ho firmato botti che hanno contenuto grandi, grandissimi vini. Ho rivisto amici dopo anni ed è stato bello, bellissimo, ho ascoltato i vostri consigli su Istagram, ho amato i mercati di Palermo e di Marsala, ho assaggiato il miglior cannolo di Dattilo, ho gustato il miglior cous cous di pesce, ho ascoltato una poesia a me dedicata davanti ai Mulini di Mozia, ho passeggiato sul porto di Mondello al tramonto come otto anni fa. Ed ero felice.
Ho pranzato a casa di siciliani ed è stata un' Esperienza unica .
Ho ricevuto calore, amicizia da persone conosciute a Marsala per poche ore.
E se devo chiudere gli occhi e pensare a cosa porterò a casa con me di questo viaggio, vi dico:
"Porterò con me il sapore. Sapore buono, vero, onesto, sincero, genuino.
Si, porterò con me il sapore del cibo della gente di Sicilia".