Le indagini sono cominciate oltre un anno fa, dopo che furono compiute tre rapine ai danni di farmacie dell’area vesuviana.
Borrelli, terminate le vacanze di lavoro a Portici dove “arrotondava” scegliendo sempre farmacie di turno per minacciare con pistola in pugno minacciava i lavoratori ed i clienti facendosi consegnare l’incasso, rientrava poi in Svizzera dove lavorava tranquillamente come operaio edile.
L’identificazione è stata possibile grazie alla precisa descrizione fisica fatta dalle vittime agli investigatori riguardo il bandito che li rapinava.
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