I maestri della falsificazione assicurativa, muniti di timbri quasi autentici, di certificati e permessi ben scannerizzati, avrebbero creato una vera e propria fabbrica dedita alla produzione di polizze false, rivendute a prezzi davvero concorrenziali ad ignari proprietari di auto. In considerazione della mole di materiale sequestrato, si ritiene che il giro di affari andasse ben oltre l’area vesuviano.
Nel corso di un normale controllo, nel mese di febbraio, gli agenti della polizia locale, hanno intercettato un cittadino in possesso di un certificato assicurativo contraffatto. Da qui è iniziata una non facile indagine, condotta dagli uomini del NISS, alla quale hanno collaborato diverse vittime della truffa, i tanti automobilisti ingannati dalla banda dedita alla falsificazione.
Una volta individuati i presunti responsabili del giro di polizze false, è scattata, su ordine della procura di Napoli, una lunga serie di perquisizioni in uffici, abitazioni ed esercizi commerciali. Nel corso di questi controllo sono stati scoperti timbri di sedicenti agenzie, permessi di circolazione scannerizzati, certificati di proprietà e carte di circolazione di autoveicoli.
Nei pressi della centrale, gli agenti hanno rinvenuto una serie di auto e di motorini muniti di certificati contraffatti. Sono stati denunciati due presunti falsificatori che ad onor del vero, già nel 2011, erano stati coinvolti in un procedimento penale generato dalla contraffazione di polizze assicurative. Secondo gli inquirenti, siamo di fronte alle prove generali, di un mega business messo in piedi, dall’inizio dell’anno sull’intero comprensorio vesuviano.
Le indagini ,tutt’ora in corso, potrebbero allargare gli orizzonti del mercato della contraffazione delle polizze assicurative realizzato dalle due persone denunciate.
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