Portimao 2010: risultati grandi gruppi Italia sul podio

Creato il 28 novembre 2010 da Skatingidea

Classifica inline
Classifica grandi gruppi

Non sono riusciti i grandi gruppi italiani a smentire il pronostico che vedeva vincitori gli spagnoli di Olot, ma sono andati molto vicini all’impresa dando una grande dimostrazione di competitività. E’ stata nel complesso una gara avvincente e di ottimo livello, nessun gruppo, neppure l’ultimo in classifica, ha demeritato. Fortunatamente non ci sono più formazioni assolutamente “inguardabili”, anche dalle nazioni tradizionalmente meno forti giungono ai Mondiali team in cui si nota una buona ricerca creativa. Non sempre il risultato è felice ma le intenzioni sono encomiabili. La classifica finale vede quindi in seconda posizione dietro a Olot, il gruppo Revival con “Viaggio verso l’immortalità”, che ha preceduto Cristal Skating Team con “Galileo va all’inferno”. Per Revival, giunto ad un passo dal titolo, c’è sicuramente un pizzico di rammarico per una caduta piuttosto rovinosa che forse è stata decisiva. Soffermandoci sulle performance dei gruppi sul podio abbiamo potuto ammirare tre “filosofie” di fondo diverse ma ugualmente efficaci per interpretare questa disciplina. Gli spagnoli nel loro programma 2010 hanno puntato sulla tecnica di gruppo, grande precisione e sincronia, velocità di esecuzione, ricerca di forme complesse, una scelta volutamente minimalista dei costumi proprio per fare l’idea di un corpo unico in movimento. Decisamente agli antipodi “Viaggio verso l’immortalità” che nella sua teatralità fastosa ricorda Aida, un piacere per gli occhi con la sorpresa finale di un’ambientazione dell’antico egitto che prende forma dal nulla in pochi secondi. Ancora diverso “Galileo va all’inferno” che si distingue per la capacità di raccontare in modo raffinato ma comprensibile una vicenda storica certamente non facile da rappresentare, una struttura narrativa fondata su una sintesi mirabile degli eventi descritti.
Si è conclusa ieri la competizione del pattinaggio inline. Nessun azzurro nella gara maschile, l’attenzione del team Italia era focalizzata su Silvia Marangoniche di questa specialità può essere considerata una fuoriclasse avendola praticata con successo fin dagli albori.
Dopo uno short impeccabile Silvia ha sbagliato qualcosa nel lungo, ma è risucita comunque ad imporsi sull’americana Natalie Motley e sulla rivale storica, l’australiana Kristen Slade.
Incontrata a cena, ci ha confidato di aver telefonato a casa subito dopo l’esecuzione del programma, quando ancora non era uscita la classifica, e di aver comunicato che con gli errori commessi si sarebbe piazzata al massimo al quarto posto. Quando poi ha richiamato per comunicare la vittoria, dall’Italia è giunta una sonora imprecazione…..
Per Silvia questo di Portimao è il settimo titolo iridato di cui cinque consecutivi.


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