Norme fondamentali per chi va in ferie o al mare a Porto Garibaldi. La zona di mare per una profondità di 300 metri dalla battigia è riservata alla balneazione, vietato qualsiasi altro tipo di “traffico”.
Vietato l’utilizzo delle tavole a vela (windsurf), tavole con aquilone (kitesurf), l’attività dello sci nautico, il paracadutismo ascensionale e l’utilizzo degli acquascooters o moto d’acqua se non a determinate condizioni. Autorizzati solo i maggiorenni e chi possiede la patente nautica.
L’atterraggio e la partenza delle moto d’acqua è consentito esclusivamente a mezzo degli appositi corridoi di lancio o, qualora non siano stati installati, è consentito attraversare la fascia di mare riservata alla balneazione esclusivamente a motore spento, adottando la massima cautela. Ulteriori limitazioni, in termini di giornate e di orario di utilizzo delle moto d’acqua, vengono dettate per i mesi di luglio e agosto.
La balneazione è vietata nei porti (e in generale nelle zone dove già esistono disposizioni che interdicono tale attività), nel raggio di 150 metri dalle ostruzioni dell’imboccatura dei porti, all’interno dei corridoi di atterraggio delle unità da diporto, opportunamente segnalati ed entro 100 metri dalle scogliere in costruzione o in corso di sistemazione.
Con l’inizio dell’attività balneare, entro l’ultimo fine settimana di maggio (sabato ed domenica) dovrà essere attivato obbligatoriamente il servizio di soccorso e salvataggio. Ogni postazione è segnalata da apposito pennone sulla quale potrà essere issata una Bandiera bianca (indicante la regolare attivazione della postazione) o una Bandiera rossa (indicante balneazione pericolosa per cattivo tempo o per assenza del servizio di salvataggio). Si ricorda che la fascia di demanio marittimo immediatamente prospiciente la battigia, essendo strumentale all’attività di salvamento, deve essere lasciato obbligatoriamente libero da ogni impedimento all’ accesso al mare.
Si ricorda, infine, che è sempre attivo, il servizio telefonico gratuito 1530, per la segnalazione di effettive e reali emergenze in mare.