Porto Recanati e la bacheca civile

Creato il 28 gennaio 2011 da Duffy
Ieri, aspettando due amici a Piazza delle Rimembranze, a Porto Recanati – quella, cioè, di fianco al Comune-, mi sono trovata a leggere la bacheca della protezione civile.
Chi sapeva cosa c’era in quella bacheca, vicino alla fermata del bus, alzi la mano.
Io mi ci ero accostata già un’altra volta, aspettando mia suocera- si, è un buon punto per darsi appuntamento-.
Nella bacheca si trovano le condizioni del tempo e del mare, aggiornata giornalmente, più vari avvisi.
Ieri ho trovato i ringraziamenti della protezione civile locale a Bertolaso, in uscita, e il saluto al nuovo responabile a capo. Di fianco erano affisse quattro pagine di stampato: la lettera d’addio di Bertolaso stesso.
Ho iniziato a leggere, partendo dal centro della lettera- ad altezza sguardo-, e, dopo poche righe, è arrivato chi aspettavo.
Ma quel poco mi è bastato per trovare una chicca. Bertolaso scrive che bisogna fare come Ulisse: andare avanti tappandosi le orecchie, per non sentire le urla di chi si fa sirena.
In altre parole: sono una vittima, ma ho tenuto duro, e fatto il mio dovere.
Lui scriva pure ciò che vuole, per carità.
Ma chi lo ringrazia con tanto sussiego, sa di chi si tratta? Delle sue azioni legate all’Aquila e alla Maddalena? Anche prendendo le cose con le molle, non ci sarebbe, di sicuro, da stendergli il tappeto rosso.
E voi, che mi leggete, sapete come si fanno le prese in giro? Alla Poe: mettendole ben in vista, dove nessuno le nota.