Basta discrezionalità sulle rotte seguite dalle grandi navi da crociera lungo le coste. Tutto dovrà essere strettamente ingabbiato in punti precisi di mare segnati sulle carte nautiche.
Dopo la tragedia del Giglio si è corsi ai ripari in tutta Italia attraverso il decreto rotte sicure dei ministri dell’Ambiente e dei Trasporti, il cui testo prevede che le navi di grossa stazza – oltre le cinquantamila tonnellate – navighino a due miglia (3,7 chilometri) dai confini delle aree marine protette.
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Un ulteriore giro di vite in materia è arrivato oggi dalla Capitaneria del porto di Genova che, per decisione assunta dal suo Comandante, ammiraglio Felicio Angrisano, ha regolamentato in maniera specifica l’avvicinamento delle navi da crociera a Portofino.
Potranno dare fondo alle ancore solo in due zone prestabilite situate a circa un chilometro dall’area marina protetta e raggiungibili attraverso precisi corridoi, uno di accesso ed uno di uscita.
La Capitaneria ha preparato un’apposita ordinanza, proprio in attuazione del decreto Ministeriale, che sarà emanata tra una settimana e imporrà i divieti per la stagione estiva, quando Portofino diventa ambita tappa delle crociere.
“Le Capitanerie – ha spiegato l’ammiraglio Angrisano – applicano il decreto ai casi specifici. A Portofino e a Santa Margherita cambiano molte cose ma allo stesso tempo abbiamo voluto garantire la possibilita’ ai crocieristi di visitare la bellissima area marina“.
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L’ammiraglio Angrisano ha parlato della ordinanza a margine della inaugurazione di una postazione video della Capitaneria nell’Acquario di Genova.
“Presenteremo l’ordinanza nei minimi dettagli agli organi di stampa subito dopo la sua emanazione – ha annunciato oggi il comandante della Capitaneria -. Il provvedimento è stato illustrato agli enti locali e alle istituzioni, come l’Area marina, oltre che agli operatori del settore, per cercare di condividere le scelte per tutelare l’ambiente senza impedire ai passeggeri di visitare quei luoghi bellissimi“.
L’11 aprile è in programma un’ultima riunione per mettere a punto i dettagli e in particolare il sistema di monitoraggio: “vigileremo con assoluta serenità ma anche con severità” ha aggiunto l’ammiraglio Angrisano.