Magazine Politica

Portogallo: avanti con aiuti UE e privatizzazioni. Tutti i dettagli dalla Gazzetta dell’Unione Europea e uno sguardo all’Italia

Creato il 21 settembre 2011 da Wally26

Il primo ministro portoghese Pedro Passos Coelho ha avvertito che “il Portogallo potrebbe avere bisogno di nuovi aiuti finanziari in caso di un default della Grecia”, e “non solo il Portogallo ma anche l’Irlanda in tal caso avranno bisogno di assistenza da parte dell’Unione Europea”. Il Portogallo, ricordo, ha ricevuto assistenza sia dalla UE che dal Fondo Monetario Internazionale. In una intervista con il quotidiano francese “Le Figaro” Coehlo ha dichiarato l’importanza che la UE “parli a una sola voce” per dissipare i dubbi circa il futuro dell’Europa che attanagliano i mercati mondiali e innescare un pericoloso effetto domino di “downgrading”. “E’ necessario aiutare la Grecia e allo stesso tempo rafforzare l’Europa creando un governo economico maggiormente integrato, che si occupi specialmente di questioni fiscali”.

Passos Coehlo,  neo presidente eletto lo scorso giugno proveniente dalle file dei conservatori, ha rimpiazzato l’uscente socialista Socrates e adottato la “cura” prescritta in sede internazionale: austerita’, tagli e privatizzazioni per onorare l’impegno fissato di tagliare il deficit budgetario del 5.9 % entro l’anno.  Diversi investitori sia europei che provenienti da economie emergenti come Brasile e Cina e da diverse nazioni arabe, hanno gia’ dimostrato interesse ad entrare nell’economia portoghese.

Cohelo ha ammesso che le misure di austerita’ creeranno inizialmente un periodo di recessione, specialmente fra la classe media, “cui vengono richiesti grandi sacrifici” ma questo purtroppo e’ “il prezzo da pagare per una nazione che e’ stata governata secondo politiche sbagliate troppo a lungo, spendendo piu’ di quanto si poteva permettere”.

Vediamo alcuni dettagli del programma di aiuti economici e delle raccomandazioni per il Portogallo apparse sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, L 240/8, del 16.9.2011;

“L’esecuzione del bilancio è stata resa più rigorosa, si è introdotta un’addizionale una tantum sull’imposta sui redditi delle persone fisiche, sono stati anticipati gli aumenti delle aliquote IVA sul gas naturale e l’elettricità previsti per il 2012 e si accelerano le vendite di concessioni.
Le autorità dovrebbero cercare inoltre di adottare misure di risanamento supplementari di natura permanente e/o di anticipare altre misure previste per l’anno prossimo. Il processo in corso di graduale trasferimento dei fondi pensionistici dalle banche al sistema pubblico di previdenza sociale dovrebbe costituire, in via eccezionale, un cuscinetto per conseguire l’obiettivo di disavanzo per il 2011. Le attività acquisite da tali fondi pensionistici non dovrebbero essere usate in modo che possa pregiudicare la sostenibilità delle finanze pubbliche di lungo termine. Il governo non dovrebbe contare su ulteriori trasferimenti di fondi pensionistici al fine del conseguimento degli obiettivi per i prossimi anni;

Nonostante la prima erogazione, relativamente importante, la posizione di tesoreria del governo resta difficile. Questo si spiega con l’aumento delle esigenze di finanziamento delle imprese di proprietà pubblica, un considerevole
incremento del rimborso dei buoni fruttiferi alle famiglie e il persistente stress dei mercati finanziari;

Per ripristinare la competitività e rafforzare il potenziale di crescita è fondamentale portare avanti le riforme dei mercati del lavoro e dei prodotti. A tal proposito, sono stati aboliti prima del previsto i diritti speciali dello Stato nelle società private. Il programma di privatizzazione è in fase di accelerazione e di ampliamento. La ristrutturazione rigorosa e urgente delle imprese di proprietà pubblica rappresenta la priorità del programma di governo. Sono in corso riforme del mercato del lavoro volte ad allineare la tutela e i diritti dei contratti a durata determinata e indeterminata e a istituire un fondo finanziato dai datori di lavoro destinato a retribuire le indennità di licenziamento dei lavoratori;

il Portogallo prosegue l’apertura dell’economia alla concorrenza. Il governo adotta le misure necessarie per garantire che lo Stato portoghese o altri organismi pubblici non concludano, in veste di azionisti, accordi fra azionisti suscettibili di ostacolare la libera circolazione dei capitali o di influenzare il controllo sulla gestione delle imprese. La nuova legge sulle privatizzazioni è altresì rispettosa dei principi di libera circolazione dei capitali e non consente né concede diritti speciali allo Stato. Si avvia una revisione del diritto della concorrenza al fine di migliorare la rapidità e l’efficacia dell’applicazione delle norme in questo settore;

il Portogallo adotta misure volte a migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle imprese di proprietà pubblica a livello centrale, regionale e locale. Esso prepara un documento strategico globale per le imprese di proprietà pubblica nel quale sono esaminate la struttura tariffaria e l’erogazione di servizi e stila un piano per ridurre il fabbisogno finanziario a decorrere dal 2012. Il Portogallo attua i piani in corso volti a ridurre mediamente di almeno il 15 % i costi operativi delle imprese di proprietà pubblica dipendenti dal governo centrale ad esclusione di quelle del settore sanitario e prepara un piano analogo per le imprese di proprietà pubblica dipendenti dalle autorità regionali e locali.;

Il Portogallo continua a rafforzare il funzionamento del mercato del lavoro, in particolare mediante l’adozione di misure volte a riformare la legislazione sulla tutela del lavoro, la fissazione delle retribuzioni e politiche attive per il mercato del lavoro. Il bilancio 2012 include una ricalibrazione del sistema tributario, neutrale in termini di bilancio, volta ad abbassare il costo del lavoro e a promuovere la competitività.

Sulla gazzetta ufficiale della UE potete trovare anche le direttive che riguardano l’Irlanda. Queste due nazioni si stanno muovendo in fretta e abbastanza bene; non possiamo dire la stessa cosa della Grecia, cui alcuni analisti suggeriscono addirittura l’uscita dalla zona euro.

E l’Italia come si sta attrezzando?

Non si capisce bene, c’e’ maretta in Parlamento, si fa e si disfa e le misure  sono state gia’ dichiarate “cosmetiche” e inadeguate per un rilancio serio e urgentissimo dell’Italia. L’indice di affidabilita’ finanziaria dell’Italia e’ stato declassato ad “A+” per la prima volta in cinque anni e  non e’ un buona notizia.  D’altra parte sono decenni che non ci sono buone notizie per milioni di italiani.  La situazione preoccupa molto sia l’Europa che la Cina che gli Stati Uniti, i quali in questi giorni dedicano ampi spazi sia sui giornali di settore che sui radio talk show come il The John Batchelor’s Show. Una cosa e’ certa: il governo Berlusconi si dimostra inadeguato e incapace di far fronte alla situazione ed ha perso la fiducia degli investitori stranieri, della Confindustria e ovviamente di gran parte degli italiani (non mi dilungo in improperi e gossip  politico perche’ i giornali italiani ne sono gia’ pieni). Ma l’Italia, con o senza Berlusconi, e’ priva di interlocutori internazionali credibili; chi votare? Bersani? Di Pietro? Casini?

Tornando alla manovra finanziaria, queste le informazioni trovate sul sito del Governo Italiano , questi in sintesi i punti principali della manovra e questo testo integrale della L. 14 settembre 2011, n. 148 apparsa sulla Gazzetta Ufficiale.

Di seguito il video della conferenza stampa congiunta di Sacconi e Tremonti

Tremonti ha parlato dell’abolizione di alcune feste patronali, religiose e laiche (che sono accorpabili e di cui dispone lo Stato), di privatizzazioni, di disincentivo/incentivo (?) a mettere sul mercato le aziende pubbliche, di liberalizzazioni delle professioni e dei contratti locali aziendali in materia di lavoro, di reti di impresa, distretti turistici, credito all’imposta per la ricerca. Insomma, un programma che ricorda quello portoghese. La direzione in cui andare e’ sempre comunque quella del famoso federalismo fiscale e del decentramento burocratico, su cui i ministri hanno insistito.

Inoltre:

“La manovra bis punta su una buona dose di misure fiscali per contrastare l’elusione e l’evasione fiscale: l’aumento delle imposte sulle cooperative e le società di comodo, sottoposte a maggiori controlli e soprattutto ad una valutazione discrezionale della reale attività da parte del fisco, il carcere per i grandi evasori fiscali (a cui non sarà più concessa la sospensione condizionale della pena), la pubblicazione online dei redditi dei cittadini da parte dei Comuni, un loro maggior coinvolgimento nella lotta all’evasione, l’obbligo di dichiarare insieme ai redditi i riferimenti dei conti correnti bancari e degli altri rapporti intrattenuti con gli operatori finanziari. Al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento dì efficienza è prevista anche una norma che razionalizza la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari. Il ministro ha poi precisato che i Comuni avranno un ruolo da protagonisti nella lotta al sommerso: “I consigli tributari presso i Comuni riceveranno i dati dalle agenzie delle entrate e avranno una funzione di controllo”.

Detto cio’,  la minaccia di una nuova recessione e’ concreta e spaventa tutti, ma personalmente sono proccupata anche dall’atavica italica spocchia che ci fa credere che in qualche modo ce la caveremo uscendone indenni, salvando capre e cavoli anche senza fare quelle famose riforme che prima o poi invece ci tocchera’ fare, e questa mentalita’ accomuna destra, sinistra e centro. Ma i nostri politici si rendono conto a cosa va incontro l’Italia?



Filed under: Economia, Parlamento Europeo, Politica Italiana

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :