Posate: non fidiamoci a occhi chiusi di quelle made in China

Creato il 31 maggio 2013 da Annasimone @ecospiragli

Ho volutamente dimenticato (causa pigrizia!) delle posate in una miscela di acqua e sapone dentro lavandino della cucina, e il giorno successivo c’era della ruggine. Non sarebbe dovuto accadere perchè c’è scritto “acciaio inox” , ma sono made in China allora tutto è possibile… anche se sono state acquistate in una nota catena commerciale da cui mi sarei aspettata un minimo di controllo qualità.

Da alcune ricerche fatte in rete pare che i cinesi non sempre utilizzino metalli conformi alle disposizione vigenti in Italia e nei vari Stati Europei, ovvero sono preoccupanti le percentuali dei ritiri sul totale. E proprio gli articoli da cucina provenienti dalla Cina sono fortemente interessati al fenomeno.

Tra le “magagne” più frequenti: l’eccessivo rilascio di metalli pesanti (cromo, nichel, manganese, presenti nell’acciaio inossidabile e in altri metalli usati per pentole e utensili) e la  migrazione di sostanze pericolose cedute all’alimento. Per evitare una piccola dose di avvelenamento quotidiano mi sembra saggio non continuare a usare le posate incriminate, e magari mi conviene anche orientarmi sul made in Italy, con la speranza che almeno le fabbriche nostrane si facciano più scrupoli, evitando di mettere in commercio metalli strani.

Certo che i controlli alla dogana…

Anna Simone

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