La madonna di Positano della seconda metà del XIX secolo
in via Rampa Teglia. Sarebbe urgente intervenire per salvarla dal deterioramento
Racconta lo storico canonico Errico Talamo che a Positano era usanza tra marinai ,
pescatori e quanti guadagnavano nel commercio offrire la quarta parte del loro guadagno
alla Madonna. Tra gli uomini di mare questa usanza veniva chiamata " quart' varca"
(un quarto di barca). Ancora oggi in molte famiglie o negozi esiste il carusiello ( un salvadanaio ) ove vengono deposte offerte alla Madonna.
I positanesi amarono e venerarono subito questo dono e come tale la proclamarono loro Protettrice e Patrona.
Da quì un giorno questa immagine della Vergine sparì con grande sgomento del popolo. La ritrovarono qualche giorno dopo poggiata su di un cespuglio di mortella(mirto), e , lietissimi la riportarono nella Chiesa e si diedero da fare per costruirne una più grande. "
Si racconta dei pescatori che dopo aver venduto il pesce appena pescato una parte del ricavo andava conservato per la Madonna e le sue festività.
Ancora oggi è molto amata e venerata. Infatti, è difficile trovare un positanese che non porti al collo una catenina d'oro con una medaglietta rigorosamente benedetta e raffigurante la Vergine bizantina. Come è difficile non trovare in una casa una mattonella o un quadretto della Madonna da C'era Una Volta: al termine della processione in spiaggia si sparavano i fuochi artificiali. In questa foto del 1975-80 i fuochisti piazzavano i tubi di lancio sulla spiaggia grande. poi da castelllamare venne un pontone per sparli da mare ...