Magazine Attualità

Post di servizio per i giornalisti italiani, di destra e di sinistra, che non conoscono il significato delle parole. Sallusti è condannato per diffamazione, non per una opinione. Ammesso che ne abbia una sua, non dettata da Arcore.

Creato il 17 ottobre 2012 da Slasch16

Post di servizio per i giornalisti italiani, di destra e di sinistra, che non conoscono il significato delle parole. Sallusti è condannato per diffamazione, non per una opinione. Ammesso che ne abbia una sua, non dettata da Arcore.Il termine opinione (dal latino opinio, -onis; in greco δόξα, dòxa) genericamente esprime la convinzione che una o più persone si formano nei confronti di specifici fatti in assenza di precisi elementi di certezza assoluta per stabilirne la sicura verità. Con la opinione si avanza, spesso in buona fede, una versione personale o collettiva del fatto che si ritiene vero e, pur non escludendo che ci si possa ingannare, tuttavia lo si valuta come autentico sino a prova contraria.

Diffamazione è il termine giuridico che designa una forma di espressione che porti lesione all’onore di una persona o di un’istituzione.

L’opinione è una convenzione che può essere anche errata, la diffamazione è un reato specialmente se si basa su notizie false ed infondate.
La specializzazione di Sallusti.
Tra l’altro Feltri, che permise a Farina di scrivere impunemente sul suo giornale nonostante fosse sospeso dall’ordine dei giornalisti e poi radiato, e Sallusti cercano di scaricare l’agente Betulla che sino a quando si limitava a dossier fasulli  su Prodi era un fenomeno, quando ha messo nei guai Sallusti è diventato un pirla e codardo.
Renato Farina e l’agente Betulla sono la stessa persona, cresciuta in seno a Comunione e Liberazione che personaggi del genere li sforna in quantità industriale.
LA BUFALA SU ROMANO PRODI - Su richiesta di Pio Pompa poi, alla vigilia delle elezioni politiche del 2006, quelle dei “24 mila voti” e dei “brogli elettorali”, per usare un’espressione molto delicata di Silvio Berlusconi, Betulla pubblicò su Libero un falso dossier redatto ad arte dal Sismi nel quale si incolpava Romano Prodi di aver autorizzato, come Presidente della Commissione Europea,  le cosiddette “missioni straordinarie” della Cia nel territorio continentale. Circostanza smentita dalla stessa Unione Europea al momento della discussione di un provvedimento che invita i singoli paesi a rivelare come mai sono state appoggiate le azioni Cia nel territorio dei membri dell’Ue, con speciale interesse verso Romania, Lituania e Polonia.
Questo è Farina e sia Feltri che Sallusti lo sanno benissimo, se è un vigliacco somiglia a loro. Anche Sallusti è un vigliacco che scambia la diffamazione per opinione fingendo di fare il martire prossimo alla galera.
Qui siamo a commentare tre o quattro tra le persone peggiori che esistano nel mondo del giornalismo e della politica ed il fatto che si scannino tra di loro è una spece di guerra di mafia dove non ci sono vittime innocenti ma picciotti al servizio del boss.
Vediamo chi è e da dove viene Renato Farina:

QUANTE COSE E’ STATO FARINA - Non stiamo parlando di un personaggio come gli altri. No. Stiamo parlando di Renato Farina, uno dei giornalisti più discussi degli ultimi anni. Fu il primo a sapere della liberazione dei tre italiani rapiti in Iraq, con il quarto, Francesco Quattrocchi, ucciso dai miliziani pro Saddam Hussein. Fu collaboratore dei servizi segreti e venne condannato per favoreggiamento nell’ambito dell’indagine sul rapimento di Abu Omar. Fu radiato per questo dall’Ordine dei Giornalisti, ritrovandosi però comodamente in Parlamento, istituzione nella quale ha recitato il mea culpa sicuro di non correre più alcun rischio sia per la sua immunità sia perché la condanna di Sallusti, confermata dalla Cassazione, non può più essere rivedibile. A meno di una revisione del processo alla quale però l’ex direttore del Giornale non sembra essere interessato.

L’INIZIO AL SABATO - Questo è Renato Farina, e forse molto altro ancora. Ma andiamo con ordine, ricostruendo la nascita del “mito”. Laureato all’Università Cattolica di Milano ed entrato nel 1978 nel settimanale “Il Sabato”, fondato da alcuni giornalisti aderenti a Comunione e Liberazione dietro una brillante intuizione di Roberto Formigoni, con Silvio Berlusconi tra i principali finanziatori. Sotto il grido di “Amore e fedeltà all’essenziale cristiano. Insopprimibile gusto della libertà in tutto il resto”, il giovane Farina alternò servizi eno-gastronomici ad argomenti più profondi come le apparizioni della madonna di Medugorje.
Specializzato in apparizioni della madonna di Medugorje ad un certo punto ha cominciato ad avere le visioni anche lui ed è diventato l’agente Betulla, specialista in visioni diffamatorie senza nessuna madonna, ma in conto terzi.
Quasi sempre per conto di Berlusconi.

“Amore e fedeltà all’essenziale cristiano. Insopprimibile gusto della libertà in tutto il resto” Era il motto del giornalino di Comunione e Liberazione, peccato che a metterlo in atto fossero Formigoni, Farina e Berlusconi.
E’ tutto dire, un testacoda tra gli integralisti cattolici di Cl e la P2.
Altro non ho da dire se non che tutti i giornalisti, di destra e di sinistra, che si sono spesi per la libertà di pensiero, di parola e di opinione di Sallusti, sarebbe il caso che tornassero a scuola a fare un ripasso sul significato delle parole.
Ve lo dice uno che spesso è ripreso per i suoi errori di grammatica o di sintassi, mai per il senso di quello che scrive. Il valore di quello che scrive, la sostanza come la chiamo io.
Opinione non è diffamazione, fatevene una ragione.
Per chi volesse saperne di più sull’agente Betulla metto il link di un articolo, sempre che vinca la nausea e riesca a leggerlo.

Betulla’s story



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :