Post fatevicazzimiei: Palermo fa schifo e io sono andata in vacanza

Creato il 16 agosto 2013 da Amaranthinemess @AmaranthineMess
 ***ATTENZIONE: post ad alto contenuto fotografico altrimenti detto ci sono più di 50 foto, buona fortuna***

Marco col braccialetto del Pronto Soccorso

Salve mi* car*
ci eravamo lasciati, sabato scorso, esattamente qui -> [link].
Ma non tutti sanno che mentre io adempivo ai miei doveri di blogger raccontandovi un po' di cazzimiei, il mio consorte veniva derubato.
Essì, sabato notte - mattina più che altro - Marco ha staccato dal lavoro, come al solito è rimasto qualche minuto fuori dal locale chiuso a fumare una sigaretta con la sua collega, come al solito, nel giro di una mezzora sarebbe stato qui a casa, ci saremmo messi a dormire e l'indomani, verso le dieci saremmo partiti per il nostro viaggio.
Ma viviamo a Palermo, quindi torniamo a Marco e Sara che fumano una sigaretta fuori dal locale chiuso, si avvicinano due tizi e, per farla breve, li derubano. Marco cercando di inseguirli si becca anche un pugno in faccia, chiamano la polizia, poi l'ambulanza e il tutto si risolve con me e lui al Pronto Soccorso e con la nostra lunghissima attesa della sua dimissione. Siamo usciti dall'ospedale all'ora in cui avremmo dovuto partire. Ad un certo punto, mentre eravamo su una panca dell'ospedale gli ho detto sei più indignato per come ti stanno trattando qui in ospedale che per il fatto di esser stato derubato.
Questo non vuole essere un post polemico perchè vorrei più di ogni altra cosa parlarvi del mio bellissimo viaggio e tutto il resto che se ne vada a fanculo però, vorrei aggiungere soltanto:
- io vorrei rincontrarli questi due che hanno aggredito e derubato Marco, deve essere deserto e buio, loro devono essere disarmati, possibilmente legati, e io con il crick della mia Mary Jane in mano - Mary Jane è il nome della mia auto..Ma a parte la mia rabbia irrazionale e del tutto fine a se stessa, ho un'altra rabbia, questa un po' più seria, perchè non è la prima volta che in quella zona avviene una cosa del genere. Sembrerà - ed è - la domanda più banale del mondo ma le istituzioni dove sono?
Oggi pomeriggio io e Marco ci siamo ritrovati a parlare ancora dell'accaduto e siamo arrivati alla conclusione che la cosiddetta "microcriminalità", qui a Palermo, riesce a tenerla a bada solo la mafia, a quanto pare, mentre Sindaco, Polizia, Carabinieri e compagnia appaiono ogni giorno sempre più impotenti. Vedi un po' dove viviamo.
- mi sembra eticamente inconcepibile che una persona che ha già subito il trauma di essere aggredito debba poi subire anche il trauma di entrare in un ospedale in cui a nessuno sembra importare nulla della sua salute e del suo benessere nè tanto meno nessuno mostra una competenza tale da poter gestire una situazione del genere - e immagino che ne sia di gente in situazioni peggiori, porelli...-; insomma, una dottoressa che per fare il triage inizia la sua serie di domande con ma lei che ci faceva in giro a quest'ora? evidentemente deve andare a spalare letame in campagna e lasciare il suo posto a qualcuno che il medico lo sappia fare.
Capitolo chiuso, andiamo al viaggio.
Uscendo dall'ospedale alle undici passate ci siamo fiondati a letto, abbiamo dormito almeno sino alle quattro e mezza del pomeriggio dopo di che ci siamo preparati alla velocità di Taz il diavoletto della Tasmania e siamo partiti alla volta di Castelbuono, Ypsigrock Festival.

Tappa obbligata alla prima area di servizio perchè, come vi avevo anticipato, bramavo un Camogli.

Il consorte era dubbioso, poi una volta adocchiato il Camogli mi chiede maaa cosa c'è dentro?


Ciao Camoglino mio


Mary Jane non ha mai visto tanta benzina


Arrivati a Castelbuono abbiamo posteggiato senza problemi e abbiamo subito trovato il luogo del concerto, abbiamo scambiato i biglietti e siamo stati un po' in giro.









Infine hanno aperto i cancelli - il concerto si è tenuto all'interno del castello di Castelbuono - siamo entrati, ci siamo sistemati ed io ho continuato a far foto.


La maglietta che mi vedete indosso è in realtà del consorte ma la cosa simpatica è la storia che ci sta dietro. Dovete sapere che al mio gentile consorte piace molto andare ai concerti, ne ha molti al suo attivo e di ciascun concerto ha comprato la maglietta. Dovete poi sapere che il mio gentilissimo consorte veste quasi esclusivamente di nero.  Arriviamo al capanno del merchandising del concerto, diciamo la taglia e l'unica maglietta che la signorina alla cassa tira fuori dal suo magico scatolone è questa. Verde acido con scritta magenta. Gliel'ho comprata ugualmente, male che vada, gli ho detto, la incornici.



Editors


Lo so che stai pensando questa fotocamera fa cagare e come darti torto...


Editors


Editors


Editors


...però questa foto è una figata...


Editors


Editors



Dopo il concerto



Finito il concerto veniamo a sapere che poco distante da Castelbuono c'è un il camping del Festival e che la festa continua lì. Così io e consorte ci mettiamo in auto e partiamo alla volta del camping. Ok, prima ci siamo persi. Il navigatore non aiutava. Poi abbiamo trovato la strada e abbiamo iniziato ad inerpicarci per le montagne. Poi siamo arrivati ad un punto in cui si doveva posteggiare per forza e da lì sino al camping avremmo dovuto proseguire a piedi ma, niente paura, ci sono le navette. Ah no, le navette danno la priorità a quelli che campeggiano al camping, dobbiamo aspettare. Poi arriva un gruppetto dotato di torce elettriche: ci accodiamo. E da lì inizia un lungo percorso a piedi, su una strada di montagna, quasi del tutto al buio e inconcepibilmente in salita. Una delle cose più stancanti che abbia fatto nella mia vita. Ma, come in tutte le cose, sempre, c'è un grosso ma. Circa a metà del percorso avevamo tutti almeno un polmone collassato e l'altro lì lì per seguirlo così ci siamo fermati a riprender fiato e nel buio più assoluto, con quel freschetto di montagna, ci siamo messi a guardar le stelle. Non ne avevo mai viste tante, qui in città, anche quando il cielo è molto terso si vedono solo le stelle più luminose, lì, sotto le stelle che si vedono sempre c'era un fitto sciame di stelline più piccole che non avevo davvero mai visto. E poi una guerra di stelle cadenti. Ne ho viste così tante che alla fine non avevo più desideri da esprimere. Il camping è stata una mezza cagata: musica da tamarri, freddo, un bicchiere di vino annacquato.

Abbiamo fatto l'alba


L'indomani siamo partiti alla volta di Noto.


Lungo la strada abbimo visto l'indicazione per un sito archeologico e Marco ha insistito per fare una piccola deviazione. Si trattava di Dolmen, ma - e scusate l'ignoranza - a  noi sono sembrate quattro pietre piazzate nel bel mezzo del nulla!

Infine siamo arrivati a destinazione: abbiamo pernottato in un agriturismo poco fuori Noto ma quando siamo arrivati la camera non era ancora pronta così il proprietario ci ha invitati ad aspettare in piscina...relax..


Poi ci siamo rintanati in camera e abbiamo dormito sino a sera.

Noto


Cattedrale di Noto


Teatro di Noto


Dimartino


Granita con panna


Bello



Calcolando il percorso per l'indomani


L'indomani abbiamo lasciato la camera, abbiamo fatto colazione e poi abbiamo fatto i turisti: prima a Noto e poi a Modica.

La nostra stanza


Colazione


Colazione, again


Agriturismo Saccollino


Chiesa di S. Chiara, Noto


Chiesa di S. Chiara, Noto


Chiesa di S. Chiara, Noto


Palazzo di città, sala degli specchi, Noto


Palazzo di città, sala degli specchi, Noto


Palazzo di città, sala degli specchi, Noto


Palazzo di città, sala degli specchi, Noto


Campanile di Noto


Campanile di Noto


Campanile di Noto


Campanile di Noto


Pranzo


Assetto anti doppiomento nelle foto


Maialerie netine (ed è solo un'insalata)



Il Pizzolo


Teatro Tina Di Lorenzo


Teatro Tina Di Lorenzo


Teatro Tina Di Lorenzo


Teatro Tina Di Lorenzo


A Modica


Chiesa di S. Maria dell'Annunziata


Un vicolo di Modica


Duomo di Modica


Duomo di Modica


Duomo di Modica


Altro duomo di Modica (sì, ce ne sono due..)


Antica Dolceria Bonajuto






Il bottino: il consorte mi ha regalato i cioccolatini al peperoncino e la cioccolata al
cardamomo
invece per sè ha comprato del torrone bianco


Un cortiletto che ho dovuto necessariamente fotografare perchè troppo carino



Back home


E così siamo tornati a casa, abbiamo guidato un po' l'uno e la stanchezza ci ha regalato deliziosi attimi di delirio come ad esempio io -al volante - che leggo compulsivamente tutti i nomi dei ponti che incontriamo - e ne abbiamo incontrati tanti - e Marco col navigatore in mano che fa la cronaca del percorso del fiume che scorre sotto di noi.
Stay tuned... - forse ci sarà ancora qualcosa da raccontare...

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