Austin, Texas. Pista nuova, storia vecchia.
La RedBull e’ estremamente competitiva, e c’e’ voluto il miglior Hamilton della stagione, o forse addirittura il migliore mai visto, per buttare giu’ Vettel dalla vetta del podio a cui sembrava predestinato per l’ennesima volta.
Certo e’ che se Vettel, dal canto suo, ha masticato fiele, Alonso non puo’ gongolare, nonostante le sue solite qualita’. Si e’ qualificato da schifo come sempre, ma e’ partito benissimo, sfruttando il lato pulito (poi ne parliamo), e ha gestito macchina e gara al massimo delle possibilita’. Inguardabile la monoposto di Maranello che impiegava almeno cinque giri a portare le gomme in temperatura, quando i primi erano a posto dopo un paio. E pensare che i tecnici avevano anche deciso di montare l’ala di Montercarlo, quindi erano ben consci del problema ed erano disposti a perdere velocita’ sul dritto pur di provare qualcosa.
Ma e’ andata malissimo! E’ vero che Alonso e’ giunto terzo, e’ vero che ha limitato i danni, ma e’ arrivato al traguardo dopo oltre mezzo minuto e adesso i punti di distacco sono 13. Il che significa che se in Brasile vince Alonso e Vettel arriva quarto, Alonso non vince e vince Vettel, e scusate l’incastro.
E’ tardi. La macchina e’ lenta, e sicuramente non recuperera’ adesso, si puo’ solo sperare nella pioggia, che domenica potrebbe far capolino. Ma se fa capolino domenica, e sabato le qualifiche vanno come sono andate finora, ci vorra’ qualcosa di piu’ di un miracolo per vincere il Titolo Piloti.
Inguardabile, come al solito, anche la Pirelli, che ha cannato in modo grottesco la scelta delle mescole da portare. Ho capito che la pista era nuova, ma le previsioni del tempo non le avevano guardate? Troppo dure quelle gomme, dai!
Passiamo al fattaccio, se cosi’ lo possiamo chiamare, o come alcuni lo hanno definito. Dopo le qualifiche, Alonso si trovava ottavo sul lato sporco della pista, dunque come fare per metterlo dall’altra parte, vista anche l’enorme e per certi versi inaudita differenza di grip? Semplice! Ci si inventa la sostituzione del cambio di Massa, che viene retrocesso di cinque posizioni e finisce undicesimo e Alonso passa settimo. Massa, dal canto suo, ha incassato piu’ o meno bene, diciamo cosi’.
E noi? Io la definirei la solita furbata all’italiana, ma sapete che c’e'? Che in amore e in guerra e’ tutto lecito, quindi non me la sento di parlare di comportamento anti sportivo. Diciamo che Domenicali non ha fatto proprio la figura del signore, ma se per volonta’ del fato Alonso dovesse vincere il Mondiale domenica, come giudicheremo questa scelta? Aspettiamo a guardiamo. Questa storia mi ricorda il famoso sorpasso comandato in Austria nel 2002 di Schumacher ai danni di Barrichello che poi non servi’ a una emerita fava perche’ il tedesco stravinse con 144 punti, praticamente il doppio di Barrichello (77) e il triplo di quel brocco arrogante e presuntuoso di Montoya (50) su Williams BMW.
Come andra’ a finire, dunque? Forse il pronostico viene troppo facile, credo che Vettel sulla carta abbia la vittoria in tasca. A suo vantaggio c’e’ una macchina incredibile, un compagno di squadra veloce che puo’ dare fastidio in pista, un muretto che praticamente non sbaglia mai e un Adrian Newey che, gara dopo gara, aggiunge sempre quel bit in piu’. Cosa puo’ andare storto? Oddio, di tutto, e non sarebbe la prima volta. Vettel ha finito i motori da due gare, quindi corre con materiale usato, che essendo Renault puo’ sempre schioppare come ha gia’ fatto in passato. C’e’ sempre la questione dell’alternatore ballerino (vedi Webber in USA) e del KERS che funziona un po’ si e un po’ no. Infine c’e’ il rischio pioggia, che puo’ scatenare un putiferio, tra incidenti, safety car, scelta delle gomme e degli assetti e tutte le altre incertezze del caso. Ad Alonso, per contro, non costa nulla rischiare, perche’ alla fine non ci sara’ differenza tra arrivare secondo dietro Vettel o schiantarsi alla prima curva (resterebbe comunque secondo in classifica generale). Io credo che lui fara’ la sua solita gara intelligente, sperando che qualche cosa vada storto dentro la lattina blu.
Tutti gli altri? Irrilevanti direi, siamo all’epilogo, tutto si decide domenica 25 novembre entro le 19:00 ora italiana.