Infatti TITOLONI del genere
profusi in abbondanza su Giornali e Tiggi
"Disoccupazione scende all'11,5%, minimi da tre anni"li leggi in 2 secondi e non ci devi minimamente ragionare
dunque efficacia comunicativa 99%.
Invece un post come il seguente che, nel modo più semplice possibile,
spiega la differenza ed il rapporto tra tasso di disoccupazione/tasso di occupazione
spiega che in realtà il trend occupazionale italiano è STAGNANTE
dunque NON è in netto miglioramento come risulta dai titoloni di cui sopra e dagli allegri tweet governativi
lo leggi in almeno 5 minuti e devi usare il cervello minimo ad un livello da 5° elementare
dunque efficacia comunicativa 1%...
(e non voglio complicarvi ulteriormente le cose facendovi venire il mal di testa ed invitandovi anche a considerare i parametri "qualitativi" dei posti di lavoro che si stanno creando...salario, ore lavorate etc)
Vabbè, buona lettura caro 1%!
Come ti abbatto la disoccupazioneSe poi uno non avesse veramente nulla di meglio da fare
Il tasso di disoccupazione è certamente un indice importante per comprendere lo stato di salute del mercato del lavoro, ma, purtroppo, se non letto in rapporto al ben più importante tasso di occupazione può rivelarsi fuorviante.
Governo e maggioranza esultano con gioiosi tweet nel leggere i dati diffusi dall’Istat lo scorso 1 dicembre, secondo i quali il tasso di disoccupazione all’11,5% è il più basso da 3 anni a questa parte.
Ma, purtroppo, questo non significa per nulla che l’occupazione sia aumentata: su base annua, infatti, è praticamente piatta.
Come è possibile?..................................................
.
Per la semplicissima ragione (per altro spiegata, sia pure in termini fin troppo tecnici dall’Istat) che, contrariamente a quanto si crede, tasso di occupazione e tasso di disoccupazione non sono in rapporto tra loro.
Sicché non è vero che se diminuisce il tasso di disoccupazione, cresce quello di occupazione e viceversa.
La ragione di ciò sta negli ordini di grandezza presi a riferimento.
Il tasso di occupazione misura il rapporto tra gli occupati e la popolazione potenzialmente attiva, costituita da occupati, persone in cerca di occupazione e inattivi in età lavorativa (15-64 anni).
Il tasso di disoccupazione semplicemente è il rapporto tra persone in cerca di lavoro (disoccupati) e persone che lavorano.
Vediamo perché questo secondo tasso può essere fuorviante, con un semplice esempio.
Poniamo una situazione molto simile a quella del mercato del lavoro in Italia, rappresentata dalla seguente tabella:
Occupati: 22.000.000Il tasso di disoccupazione si ottiene rapportando 3.000.000 su 22.000.000. Il risultato è il 13,35%.
In cerca di occupazione: 3.000.000
Inattivi in età lavorativa (15-64 anni): 14.500.000
Inattivi in età non lavorativa: 20.000.000
Poniamo il caso che un milione di persone passino dall’essere censiti come “in cerca di occupazione” allo stato di “inattivi in età lavorativa”.
La tabella cambierebbe come segue:
Occupati: 22.000.000Il tasso di disoccupazione passerebbe dal 13,35% all’8,91%.
In cerca di occupazione: 2.000.000
Inattivi in età lavorativa (15-64 anni): 15.500.000
Inattivi in età non lavorativa: 20.000.000
Tutti griderebbero entusiasti che la disoccupazione si è ridotta, ma in realtà il numero degli occupati sarebbe rimasto identico, così come il numero complessivo delle persone che, per varie ragioni, non lavorano.
Sicché il mercato del lavoro non sarebbe migliorato di una virgola, nonostante la riduzione del tasso di disoccupazione.
In parte, è esattamente quello che accade in Italia. Anche se dal 13% circa, il tasso di disoccupazione si è abbassato all’11,5%
purtroppo non è accaduto affatto che l’occupazione sia aumentata: in sostanza si sono solo redistribuite le categorie di persone che non hanno lavoro.
Ma tutto questo, caro Titolare, Twitter non lo sa…
da Phastidio, di Luigi Olivieri
e volesse cimentare il proprio intelletto a livelli da Premio Nobel....;-)
vi passo alcuni spunti di approfondimento ulteriore (= efficacia comunicativa 0,01%)
Infatti una dinamica abbastanza simile al "fanta-boom occupazionale italiano"
che potete apprezzare soprattutto via twitter....
si è verificata anche nel "miracoloso" recupero della disoccupazione 'mericana
che sarebbe scesa al 5% e dintorni
mentre il tasso di partecipazione alla forza lavoro è anch'esso sceso ai minimi dal 1978...
Seguite questi due link
e buona lettura per lo 0,01%
- Financial Times: "In Usa il lavoro va male perché sembra l'Italia"
- 10 verità e tante bugie sul tasso di Disoccupazione USA
-------------------------------------
NOTA: Considerando il notevole impegno profuso in Progetti Reali (segui LINK)
capirete meglio perché ABBIA CHIUSO L'AREA COMMENTI DEL MIO BLOG
visto che non ho più tempo né voglia di stare dietro ad un 95% di commenti inutili e di persone che sono professionisti virtuali del commento ma che poi NON si attivano mai realmente.
Per chi vuol commentare rimane la valvola di sfogo della mia Bacheca Facebook https://www.facebook.com/stefano.bassi.758
dove almeno si commenta mettendoci la faccia, nome cognome e chi sei... Rilancio sempre i miei post del BLOG nella mia Bacheca Facebook.
Invece per chi vuol commentare ma soprattutto partecipare attivamente ai progetti in corso c'è la mia e-mail lagrandecrisi2009@gmail.com
-----------------------------------------.
PER UN BLOG E' MOLTO IMPORTANTE CHE FACCIATE ALMENO LO SFORZO MINIMO DI CLICCARE SUI TASTI SOCIAL "MI PIACE", "TWEET" ETC CHE TROVATE QUI SOTTO...GRAZIE.
(sul sostegno attivo - donazioni/pubblicità - già conoscete alla nausea il mio punto di vista...)
Sostieni l'informazione indipendente e di qualità