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Post Inutile n. 2 (sui rischi di tenere TUTTI i propri risparmi sulle banche italiane più "disastrate")

Creato il 19 dicembre 2013 da Beatotrader

Post Inutile n. 2 (sui rischi di tenere TUTTI i propri risparmi sulle banche italiane più Per completarvi il quadro che vi ho dipinto con i miei ultimi due post sulle Banchette italiane semi-fallite
e sull'incoscienza di chi continua a tenere ancora tutto lì...
al 99% dei casi senza nemmeno rendersi conto dei rischi che sta correndo...
- Se entro breve non ci sarà un "Bank Run" da Monte dei Pacchi (e NON ci sarà).....
- Un post INUTILE... (perchè dedicato a chi ancora si ostina a tenere i propri risparmi sulle banche italiane più a rischio)
(se non li aveste ancora letti....LEGGETELI!)
....eccovi alcuni post molto significativi....
intendo molto significativi per 4 gatti...
Infatti, come Vi spiegavo in Un post INUTILE... (perchè dedicato a chi ancora si ostina a tenere i propri risparmi sulle banche italiane più a rischio)
....Inutile perche il 95% di chi legge la blogosfera ha dai 5.000 ai 50.000 euro in banca...(ovvero solo "spiccioli", messi da parte dopo anni ed anni di lavoro...mentre in Italia, fino a non molto tempo fa, persino un operaio in pochi anni riusciva a mettere da parte somme maggiori. Meditate gente...meditate...).....
Eppure queste persone si preoccupano lo stesso di come "proteggere" i loro spiccioli
ovvero si preoccupano di un NON problema....
mentre invece NON si concentrano sul loro VERO problema, sulla loro vera Priorità...
ovvero aver messo da parte solo 10mila euro-spiccioli in magari 20 anni di duro lavoro...
Ed oggi è peggio ancora: non metti da parte manco più quelli ma vai in NEGATIVO e bruci i risparmi e/o t'indebiti...

Ergo la maggioranza dei miei lettori SE NE IMPIPPA di 'sti post sulle Banche e sulla protezione dei risparmi...
e muore "quietamente" sempre più di fame...mentre impazzisce per i post sugli Orti, sulle primarie del Piddì etc etc
Ma anche la minoranza (dei miei lettori) ha i suoi diritti
e dunque procedo...
Prima sulla farsa DELL'UNIONE BANCARIA EUROPEA............
.
  • UNIONE BANCARIA...ITALIA ANCORA SCONFITTA IN EUROPA. I TEDESCHI ESCONO SENZA RISCHI E OTTENGONO, COME AL SOLITO QUELLO CHE FA COMODO A LORO 
  • L’unione bancaria europea è solo una somma di lacune
E poi banche slovene, MPS, Carige etc....
ATTENZIONE: UE Approva Gli Aiuti di Stato alle Banche Slovene…..Ma a Condizione che…… 
by FunnyKing - 18 Dicembre 2013
Notizia bella Fresca dal Wall Street Journal

The European Commission, the European Union’s executive branch, Wednesday approved Slovenia’s planned €3 billion capital injection for five of its major banks, saying the state support is in line with the bloc’s antitrust regulations and won’t distort the market.
Confidence in Slovenian banks will be strengthened by the move, and the planned restructuring and resolution measures “will ensure that Slovenia’s economy can count on a viable, healthy banking sector,” said Commission Vice President Joaquín Almunia, who is also responsible for competition.
The five banks must fully write-down shareholders’ equity and outstanding subordinated debts before they can start receiving new state support, the Commission said.
“This will ensure an appropriate contribution by the bank and its owners to the restructuring effort,” the Commission said, adding that EU state aid rules don’t require any contribution from depositors or other senior debtholders.
Consumers and businesses in Slovenia took on large debt during the country’s economic boom years. But recent years of recession and fiscal crises in Europe have caused its economy to stall, leaving the largely state-managed banking sector in a severely weakened state.
In the past year, it looked like Slovenia would become the euro zone’s sixth international bailout case, but that has been narrowly averted.
Last week, the Slovenian government said it would be able to finance the recapitalization without an international bailout despite a capital shortfall of €3.01 billion ($4.15 billion) at the three largest state-owned banks.
The shortage was revealed by bank stress tests that also asked other smaller Slovenian banks, which aren’t controlled by the state, to raise an extra €1.77 billion.
Dunque lo Stato Sloveno userà 3 miliardi dei soldi dei contribuenti ( facendo le proporzioni è come se lIitalia tirasse fuori 132 miliardi!!!!) per ricapitalizzare 5 banche slovene.
MA
  • Dopo avere azzerato il valore delle azioni di quelle banche
  • Dopo avere azzerato il valore delle obbligazioni subordinate di quelle banche.
Per ora salve obbligazioni senior e conti correnti.
Come al solito dipende sempre da cosa c’è da azzerare, la scaletta è questa:
  1. Azioni 
  2. Obbligazioni Subordinate
  3. Obbligazioni Senior
  4. Conti Correnti sopra i 100.000€
  5. Conti Correnti sotto i 100.000€
Il caso della Banca Carige e l’approssimarsi della crisi bancaria slovena
Finanza & Lambrusco
Già a settembre avevamo trattato il caso delle obbligazioni del Monte dei Paschi di Siena e del mancato pagamento delle cedole su tre titoli ibridi, ma ora sembra essere diventato un destino comune anche per le obbligazioni di altri istituti di credito in difficoltà. 

L’ultimo caso è di Banca Carige, istituto genovese centenario come MPS, il cui peso nel settore bancario non è certamente marginale ed attirare ancora più i riflettori sul sistema finanziario italiano.
 Il 2 Dicembre con il comunicato ufficiale, consultabile sul sito della banca, sono stati avvertiti i possessori delle obbligazioni “Banca Carige 1,50% 2003-2013 subordinato ibrido con premio al rimborso convertibile in azioni ordinarie” che non è pervenuto dalla Banca d’Italia il nulla osta necessario per procedere al rimborso alla data di scadenza del 5 dicembre delle residue 3,95 milioni di obbligazioni. 
Pertanto le obbligazioni continueranno amaturare interessi al tasso annuo lordo dell’1,50% e l’istituto provvederà a richiedere nuovamente alla Banca d’Italia il nulla osta al rimborso in coincidenza con la scadenza di ciascuna singola data di pagamento degli interessi.
Un evento che ha portato l’agenzia S&P a tagliare il rating dell’obbligazione da “CCC-” a “D”, classificando così tale bond in default o inadempiente. 
Il caso Carige ha fatto inoltre ricordare a Fitch, altra agenzia di rating, che tale mancato pagamento “evidenzia il rischio regolamentare sugli strumenti di debito junior delle banche con basso profilo di credito”, un rischio a cui tanti risparmiatori non danno il giusto peso ma che dovrebbe essere più considerato. L’aumentare dei casi di sospensione delle cedole, di mancati rimborsi, nonché l’allungarsi della lista di banche commissariate da Banca d’Italia, denotano anche la punta emersa di un iceberg di criticità, presenti nel sistema bancario nazionale.
E’ dunque sempre più opportuno ponderare meglio la controparte con cui si opera, semmai ascoltando meno le rassicurazioni del direttore di filiale e focalizzandosi maggiormente sui dati di bilancio ecc. o seguendo più scrupolosamente le vicende di cronaca della propria banca, senza farsi troppi scrupoli nel cambiare istituto in caso di crescenti difficoltà.
LA CRISI SLOVENA 
Seppur in Italia qualche problema in più emerga ogni giorno nel sistema bancario nazionale, sembra invece essere alle porte dei nostri confini un possibile ed ulteriore tassello di crisi bancaria in salsa cipriota o irlandese. 
La Slovenia, stato membro dell’Unione Europea dal 2004 ed aderente alla moneta unica dal 2007, sembra essere ormai pronta per una crisi bancaria. Secondo quanto riportato da Reuters, la Slovenia necessiterebbe di 5 miliardi di euro per ricapitalizzare le sue banche ormai appesantite da 8 miliardi di Non Performing Loan, ovvero crediti in sofferenza, una cifra che all’apparenza sembrerebbe contenuta ma che rapportata ad un PIL nazionale di circa 35 miliardi di euro, è invece uno sforzo quasi titanico per un paese di soli 2 milioni di abitanti. 
Una ricapitalizzazione che, secondo le intenzioni del primo ministro Alenka Bratusek, sarebbe affrontata senza gli aiuti dell’eurozona e del FMI.
Da Lubiana, giungono perciò rassicurazioni ma osservando i dati economici e previsionali del paese, appare comunque un’impresa ardua, essendo lo Stato ancora in recessione con un PIL a -2,7% ed un deficit fortemente negativo a 5,8% nel 2013 e visto in salita al 7,1% nel 2014. 
La situazione di crisi, seppur nota da tempo e seppur sia stata adottata a maggio una linea di austerity basata su maggiore pressione fiscale, tagli alla spesa pubblica e massicce privatizzazioni, non ha finora evitato ad esempio la liquidazione a settembre di due piccoli istituti, quali Probanka e Factor banka, con relativo annuncio di garanzia sui depositi.
Il vero problema rimane però ancora in capo alle tre principali banche del paese e seppur la situazione più critica sembra essere quella di Nova Ljubljanska Banka, primo istituto del paese e controllato dallo Stato, non bisogna dimenticare l’eventuale effetto domino che potrebbe generarsi sugli istituti bancari esteri più esposti al paese, quali le banche austriache ed italiane. Da lunedì scorso sono state sospese le contrattazioni delle azioni e delle obbligazioni junior degli istituti bancari fino al 13 dicembre, data in cui sarà reso noto il risultato dell’audit di controllo esterno richiesto per valutare quanti soldi dovrà iniettare il governo per salvarle......
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