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Creato il 19 novembre 2015 da Pedroelrey

Una sele­zione ragio­nata delle noti­zie di oggi su media, gior­na­li­smi e comu­ni­ca­zione da non perdere.

  • Inno­va­zione Digi­tale nel Retail - I con­su­ma­tori ita­liani diven­tano sem­pre più digi­tali, i retai­ler meno velo­ce­mente. È pro­ba­bil­mente que­sta la miglior sin­tesi dei risul­tati delle evi­denze emerse da una ricerca sui top retai­ler ita­liani [primi 300 retai­ler per fat­tu­rato, pre­senti in Ita­lia con negozi fisici] in cui sono stati inda­gati sia il livello di ado­zione di 30 inno­va­zioni digi­tali nel 2015 — e negli anni pre­ce­denti — sia le inten­zioni di ado­zione per il 2016 da parte dell’Osservatorio Inno­va­zione Digi­tale nel Retail pro­mosso dalla School of Mana­ge­ment del Poli­tec­nico di Milano.
  • Expo # Digi­tale -  Nei primi dieci mesi dell’anno, le oltre 80 aziende spon­sor e part­ner di Expo hanno inve­stito com­ples­si­va­mente in adver­ti­sing 92 milioni di euro per comu­ni­care il pro­prio coin­vol­gi­mento nell’esposizione uni­ver­sale. Secondo l’analisi Niel­sen di que­sti sola­mente il 4% è stato allo­cato sul digi­tale men­tre l’83% è andato alla tele­vi­sione. Se l’Expo è stato glo­bale [o aveva l’ambizione di esserlo], la comu­ni­ca­zione è stata locale. Sigh!
  • Face­book & Non­pro­fits — Face­book lan­cia un bot­tone per le pagine azien­dali delle orga­niz­za­zioni no pro­fit per faci­li­tare cam­pa­gne di fun­dri­sing e dun­que le dona­zioni a loro favore.  Al momento l’opzione è in test con 37 ONG part­ner e dovrebbe a breve essere estesa a tutti gli Stati Uniti. Eccel­lenza esem­pli­fi­ca­zione con­creta di sym­bio­sis.
  • Pro­cesso d’Acquisto - New­sworks ha pub­bli­cato i risul­tati di un’indagine — con­dotta online su 2mila sog­getti — sul pro­cesso d’acquisto delle per­sone. Sono stati esa­mi­nate diverse tipo­lo­gie di acqui­sto: ruti­na­rio, ordi­na­rio ma rela­tivo ad un nuovo pro­dotto, medio [ad esem­pio l’acquisto di uno smart­phone] e lungo, quello di un auto. La pre­sen­ta­zione inte­rat­tiva dei risul­tati con­sente di costruirsi un per­corso di ana­lisi in fun­zione delle pro­prie esi­genze, dei pro­pri inte­ressi diven­tando così un tool di pia­ni­fi­ca­zione per la comu­ni­ca­zione d’impresa. Da copiare.
  • Press Free­dom — Il Pew Research Cen­ter, in 38 nazioni, Ita­lia inclusa ha ana­liz­zato le atti­tu­dini delle per­sone nei con­fronti della libertà di espres­sione e la libertà di stampa. In Europa siamo la nazione con l’indice più basso, con la minor pro­pen­sione in tal senso. Allegria!
  • Spon­so­red Social Con­tent — Se, secondo quanto ripor­tato da eMar­ke­ter gli spon­so­red social posts sareb­bero la moda­lità di comu­ni­ca­zione più effi­cace sia nella valu­ta­zione degli utenti, delle per­sone, che dei mar­ke­ters, ecco che arri­vano ora i dati su quali sono i fat­tori che attri­bui­scono cre­di­bi­lità agli stessi. Secondo la sin­tesi pub­bli­cata da Mar­ke­tin­g­Chart, ai primi tre posti si col­lo­cano: la pos­si­bi­lità di sapere se effet­ti­va­mente il prodotto/brand è stato pro­vato, la cre­di­bi­lità della fonte, di chi scrive, e la pro­pria espe­rienza con il prodotto/brand in que­stione. Sapevatelo.
  • Enga­ge­ment — L’engagement è rela­zio­nale non tran­sa­zio­nale. Per ispi­rare fidu­cia ed essere rile­vante per il pro­prio pub­blico, il gior­na­li­smo deve abban­do­nare il modello top-down e foca­liz­zarsi sul coin­vol­gi­mento. Prima o poi ce ne con­vin­ce­remo concretamente?

Altre noti­zie e segna­la­zioni su media e comu­ni­ca­zione nella nostra pagina Face­book e, ovvia­mente, su Twit­ter. Buona lettura.


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