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Creato il 27 novembre 2015 da Pedroelrey

Una sele­zione ragio­nata delle noti­zie di oggi su media, gior­na­li­smi e comu­ni­ca­zione da non perdere.

  • Gior­na­li­sti Pagati a Prov­vi­gioni — Secondo quanto ripor­tato, Slant, testata d’informazione lan­ciata a luglio di quest’anno, paghe­rebbe i pro­pri gior­na­li­sti a pagine viste, a click, con il 70% dei ricavi gene­rati dall’advertising. A titolo esem­pli­fi­ca­tivo, un’articolo scritto da uno dei gior­na­li­sti afferma che un suo arti­colo che ha otte­nuto 966 views gli sarebbe stato pagato $3.24 , ovvero $3.35 per 1.000 views. No comment…
  • Toto Nomine — A meno di un giorno dall’annuncio delle dimis­sioni di Mario Cala­bresi è già ter­mi­nato il “toto nomine”. Ieri infatti il con­si­glio di ammi­ni­stra­zione di Itedi ha annun­ciato la nomina di Mau­ri­zio Moli­nari come diret­tore de La Stampa e diret­tore edi­to­riale di Itedi [quindi anche Secolo XIX]. Ad entrambi vanno gli auguri miei per­so­nali, e quelli di tutti i com­po­nenti di Data­Me­dia­Hub, di buon lavoro per le sfide che li attendono.
  • Bar­bie Spiona — The Guar­dian segnala che la ver­sione dotata di wi-fi della cele­bre bam­bola, lan­ciata pochi giorni fa, può essere hac­ke­rata ed essere uti­liz­zata come sistema di sor­ve­glianza a distanza. Hello Bar­bie, que­sto il nome della ver­sione recen­te­mente com­mer­cia­liz­zata, è stata lan­ciata come la prima bam­bola inte­rat­tiva al mondo. Anche troppo, pare.
  • Quanto è “Smart” l’Europa - Flurry Insights ha esa­mi­nato le ten­denze nell’uso dei dispo­si­tivi mobili e delle app in 10 nazioni euro­pee, Ita­lia Inclusa. Ad ecce­zione di Polo­nia ed Ucraina il nostro Paese è al fondo della clas­si­fica, tanto per cambiare.
  • Per­corso di Acqui­sto — Una “chiac­chie­rata” tra Lisa Gevel­ber, VP of Mar­ke­ting Goo­gle, e David Edel­man di McKin­sey, su come iden­ti­fi­care, e sfrut­tare a pro­prio favore, i micro-momenti durante il per­corso di acqui­sto che la dif­fu­sione del mobile ha creato. Da leg­gere assolutamente.
  • Con­sumi Media­tici — TNS ha ana­liz­zato i con­sumi media­tici di 60.500 inter­net users in 50 nazioni, com­presa l’Italia, seg­men­tan­doli per 3 gene­ra­zioni: Baby boo­mers [46–65 anni] Gen X [31–45] e Mil­len­nials [16–30]. Circa 7 mil­len­nials su 10 usano le appli­ca­zioni di instant mes­sa­ging quo­ti­dia­na­mente [nel 2014 era il 43%] e circa due ore al giorno sono spese per  video on-demand e show TV su the Inter­net. Gli autori della ricerca, a com­mento dei risul­tati, spie­gano: “As brands race to catch up with con­su­mers and stay up-to-date on the newest plat­forms, they need to address two chal­len­ges. Fir­stly, they need to make sure they are focu­sing on the content-driven, share­a­ble cam­pai­gns that really cut through with this user group. Secondly they need to not to fall into the trap of assu­ming that older custo­mers can be easily tar­ge­ted solely through tra­di­tio­nal media. Pat­terns of beha­viour are also shif­ting among these groups and their higher spen­ding power means tai­lo­red mes­sa­ging and media plans are essential”.
  • Noti­zie & Com­menti — Il NYTi­mes ha pro­fi­lato 14 dei suoi “top com­men­ta­tori” usando uno stru­mento di ana­lisi di quali siano stati i com­menti più pia­ciuti, più rac­co­man­dati dagli altri let­tori, e pub­bli­cato il loro pro­filo sul pro­prio sito. Un miglio­ra­mento inte­res­sante rispetto al com­mento del giorno che ho intro­dotto quando ho lavo­rato come social media edi­tor per La Stampa.

Altre noti­zie e segna­la­zioni su media e comu­ni­ca­zione nella nostra pagina Face­book e, ovvia­mente, su Twit­ter. Buona lettura.


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