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Creato il 15 dicembre 2015 da Pedroelrey

Una sele­zione ragio­nata delle noti­zie di oggi su media, gior­na­li­smi e comu­ni­ca­zione da non perdere.

  • Social Media Mar­ke­ting de Noan­tri — Poco meno di un mese fa viene pub­bli­cata all’interno di diversi gruppi di spe­cia­li­sti su Face­book un annun­cio, il cui ita­liano sgram­ma­ti­cato lasciava già intuire la serietà della pro­po­sta, in cui si ricerca un social media mana­ger per pagina Face­book con 2 milioni di fan. Capita che un mio con­tatto risponda e, sba­lor­dito dalla pro­po­sta, me la giri. Nella sostanza si pro­pone [copio-incollo uno stral­cio della mail]: Si trat­terà di un con­tratto men­sile e la cifra non sarà fissa, varierà a seconda delle visite che riu­sci­rai a por­tare gestendo la pagina Face­book di XYZ. Per spie­garti meglio, ti scri­viamo qui sotto una tabella espli­ca­tiva nella quale ven­gono evi­den­ziati i numeri e la reve­nue men­sile con­se­guente. Ad esempio:

- fino a 15.000 click di media gior­na­lieri in uscita: 200 euro al mese
- fino a 35.000 click di media gior­na­lieri in uscita: 300 euro al mese
- fino a 50.000 click di media gior­na­lieri in uscita: 400 euro al mese
- fino a 70.000 click di media gior­na­lieri in uscita: 650 euro al mese
- fino a 90.000 click di media gior­na­lieri in uscita: 850 euro al mese
- fino a 150.000 click di media gior­na­lieri in uscita: 1100 euro al mese
- fino a 250.000 click di media gior­na­lieri in uscita: 1800 euro al mese
- fino a 300.000 click di media gior­na­lieri in uscita: 2100 euro al mese
- oltre i 400.000 click di media gior­na­lieri in uscita: 2500 euro al mese

Social media mar­ke­ting de noan­tri, un tanto al chilo, o al click, fa poca differenza.

  • Un Brutto Eco — Ancora una con­danna per l’ex sena­tore Giu­seppe Ciar­ra­pico per l’accusa di ban­ca­rotta frau­do­lenta. L’imputazione si rife­ri­sce al dis­se­sto della Eco, cioè Edi­to­riale Cio­cia­ria Oggi, e la distra­zione dei fondi pub­blici, dei finan­zia­menti all’editoria. Un brutto eco davvero.
  • Aggre­ga­tori di Noti­zie —  Dopo la chiu­sura di Circa, che però potrebbe ritor­nare gra­zie ad un accordo con un net­work di 164 emit­tenti tele­vi­sive sta­tu­ni­tensi, il mese di dicem­bre segna la chiu­sura pres­so­ché con­tem­po­ra­nea di tre aggre­ga­tori di noti­zie.  Il 7 dicem­bre ha chiuso Zite ed è stato incluso, almeno in parte, all’interno di Fli­p­board che lo aveva acqui­sito tempo fa. Domani 16 dicem­bre chiude Trove, aggre­ga­tore del Washing­ton Post, e dal 20 dicem­bre chiu­derà anche Pri­sma­tic. L’ipotesi di prima aggre­gare utenti e poi tro­vare un modello di busi­ness, una soste­ni­bi­lità eco­no­mica, non pare funzionare.
  • Auto­stima - I primi 10 mesi dell’anno vedono un calo della rac­colta pub­bli­ci­ta­ria per tutti i mezzi ad esclu­sione della radio che pare vivere una seconda gio­vi­nezza. Ogni volta che ven­gono dif­fusi i dati viene però spe­ci­fi­cato che in realtà con­si­de­rando anche la por­zione web [prin­ci­pal­mente search e social] sti­mata da Niel­sen. Nell’epoca dell’attacco pour cause a gufi ed agli organi di infor­ma­zione per pom­pare fidu­cia si ricorre all’auto-stima da con­torni nebu­losi. Avanti tutta.
  • Agenda Digi­tale — Nel per­corso rela­tivo agli obiet­tivi per il 2020 rela­tivi alla digi­tal agenda for Europe dell’Unione Euro­pea, l’Italia si piazza al 25esimo posto su 28 nazioni. Gravi le carenze oltre che per le infra­strut­ture anche per la pene­tra­zione della Rete e nelle cono­scenze e com­pe­tenze delle persone.
  • Paro­die — Por­n­hub,  sem­pre più un’azienda tec­no­lo­gica e di data ana­ly­tics, dalla quale credo dav­vero che anche gli edi­tori tra­di­zio­nali pos­sano impa­rare parec­chio, volendo, pub­blica i dati sulle ricer­che rela­tive alle paro­die por­no­gra­fi­che di cele­bri serie tele­vi­sive e cine­ma­to­gra­fi­che. Al terzo posto si piazza Scooby Doo con un sen­si­bile distacco rispetto a Bat­man e Star­wars. Un osser­va­to­rio impor­tante per com­pren­dere i com­por­ta­menti non dichia­rati dalle per­sone in Rete su aspetti mai inse­riti nelle sta­ti­sti­che di fine anno for­nite dai diversi motori di ricerca.
  • Enga­ge­ment Edi­tor — Il Guar­dian per la pro­pria ver­sione sta­tu­ni­tense ricerca un enga­ge­ment edi­tor. Leg­gendo la job descrip­tion dell’annun­cio si com­prende [o forse se ne ha sem­pli­ce­mente con­ferma] la distanza side­rale con l’editoria nostrana. Sigh!

Altre noti­zie e segna­la­zioni su media e comu­ni­ca­zione nella nostra pagina Face­book e, ovvia­mente, su Twit­ter. Buona lettura.


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