Post Libresco, ovvero: come riassumere mesi di letture clandestine

Creato il 13 ottobre 2012 da Farnocchia

In mesi carichi di decisioni estreme, notizie sconvolgenti, tesi in via di sviluppo, restauro di una vita pubblica e personale riuscire a leggere, diciamocelo, diventa un lusso! Così ti ritrovi ad essere complice di sveltine sulla metro, ad un semaforo rosso od in piena notte sperando di riuscire a finire quel capitolo cruciale per conoscere finalmente il vero passato del nostro protagonista X o se finalmente A e B riusciranno a ritrovarsi dopo 40 anni.

Capite quindi che se già il tempo per leggere scarseggia, figuriamoci quello per mettere qui le mie discutibili opinioni letterarie. Poi arriva quel sabato piovoso, troppo triste per farti studiare od uscire; l'ideale per sistemare il proprio armadio (in piena crisi d'identità date le temperature ballerine), mandare una dozzina di mail arretrate e ricapitolare le mie ultime letture, sperando di farvi acquistare nelle prossime 48 ore almeno uno dei testi che vi riporto.

I libri son tanti e le storie sono tremendamente affascinanti.. ma dato che odio creare articoli infiniti cercherò di sintetizzare nel migliore dei modi trama ed impressioni (non vi è mai capitato di cominciare un post e non finirlo perchè troppo lungo, noioso e ripetitivo? A me sì. Ammettiamolo!).

Il mercante dei quadri perduti di Sara Houghteling: La domanda che ruota intorno a questa storia è: è davvero importante tutto questo? Proprietari della rinomata Galleria d'arte di Rue de La Boétie, Daniel e Max Berenzon tornano a Parigi nell'agosto del 1944, subito dopo l'invasione tedesca che li avrebbe consegnati ad un destino ancora troppo crudele per essere ricordato. Ad aspettarli nella grigia capitale non è rimasto nulla; la rara e raffinata collezione di quadri è scomparsa insieme ai tedeschi, lasciando Max ed il padre solo il ricordo dei tempi che furono. Anni di sacrifici, impegno, rinunce per nulla, se non la gloria di un nome sbiadito. (era davvero importante tutto questo?). Max abbandona il padre e inizia a peregrinare per la città alla ricerca dei quadri perduti con la speranza di ritrovare l'amore della sua vita e la fiducia di un padre ormai stanco di lottare. (è davvero importante?). Seppur il romanzo storico non sia uno dei generi da me prediletti, l'opera convince per la passione artistica e per le stupende descrizioni di una Parigi fascinosa, brillante e contraddittoria.

Grazie per quella volta (confessioni di una donna difettosa) di Serena Dandini: ogni famiglia che si rispetti ha al suo interno dei personaggi inequivocabili, come la nonna bigotta, il fratello rompipalle, il papà geloso della figlia femmina, l'adolescente in piena crisi d'identità e la Zia con la Z maiuscola. La Zia è quella creatura che il buon Dio ci ha mandato per salvarci dalla noia e per aiutarci a sopravvivere alla nostre crisi mistiche davanti a quelle che noi pensiamo essere decisioni di vita o di morte. La Zia ci fa ridere, ci insegna a fare i primi rutti davanti le amiche di nonna, ci offre prima una tazza di té e poi un ginlemon(!), ci ricorda la sua vita e ci spinge a rischiare nella nostra, perchè ha paura che la sua voglia di proteggerci possa farci più male della butta di per sè. Ecco, questa è la Dandini che, con gran sorpresa, ho trovato sfogliando le pagine del suo libro in un agosto torrido e tormentato di pensieri!

Ci fa ridere ed,allo stesso tempo, ragionare; ci sconvolge davanti quei modi di fare e pensare che credevi essere solo tuoi (ed invece ti ritrovi davanti una realtà femminile sempre più unita in un unico pensiero: gli uomini so scemi); ci racconta il suo passato senza rimpianti e ci propone un futuro carico di aspettative. Insomma, una lettura leggera e piacevole che affascina il mondo femminile ma che potrebbe salvare la vita a molti uomini (vi consiglio di fare come il Secchione, leggetelo!).

Frase sottolineata: La cosa più bella dell'amicizia è non doversi intrattenere per forza. Con un amico vero puoi stare zitto senza che nessuno dei due si offenda o si preoccupi di ravvivare la serata con una conversazione scoppiettante... Imparare a stare zitti è la più grande soddisfazione, una vera conquista per una chiacchierona come me.Rimanere in silenzio insieme, senza essere colti dall'ansia del vuoto, è una magia che può riuscire solo a una coppia collaudata o a un'amicizia vera. Sono queste autentiche prove di affetto, frutto di anni di complicità, che ti riempiono il cuore di allegresa. 

Siamo solo amici di Luca Bianchini: I protagonisti sono "gente comune" soltanto all'apparenza: un maître d'albergo pieno di dubbi e di ricordi; un ex-portiere di calcio brasiliano giovane eppure forse già fallito; una madamina alto borghese di Torino in cerca di nuovi orizzonti d'amore; un'anziana "signora con il cappello" che non vuole farsi vincere dalla tristezza; una prostituta d'alto bordo che crede di assomigliare a Gesù. In una Venezia atipica (dove il romanticismo lascia spazio ai turisti ed ai palazzi trasformati in alberghi) questi 5 personaggi in cerca d'autore s'intrecciano in un presente incerto, portando con sè fantasmi e ricordi di un passato che non tornerà più. Arrivata al terzo romanzo "bianchiniano" posso affermare che il ragazzo ce piace assai. Un consiglio: preparatevi per il finale (forse unica pecca, si svolge troppo velocemente rispetto tutta la storia).

Frase sottolineata: Giacomo pensò che noi umani non cambieremo mai. Che continueremo a cercare verità scomode. Che ci piace sapere degli altri anche quando gli altri non ne vogliono sapere di noi. Perché parlare ci consola, ci permette di stare ancora un po' insieme al nostro sogno, all'illusione che nel racconto si possa trovare una crepa, uno spiraglio, un piccolo gancio cui aggrapparsi per  tentare una nuova strategia. 

La meccanica del cuore di Mathias Malzieu: apparentemente, Jack è un bambino come tanti altri; va a scuola, ha amici, nemici, gioca ed esprime la rabbia come l'affetto. Ma il piccolo Jack ha un dettaglio che lo differisce dagli altri suoi coetanei, un dettaglio che non deve essere trascurato ma piuttosto controllato e lubrificato a dovere: un orologio al posto del cuore! D'altronde è quello che succede quando nasci nell'inverso più freddo della storia grazie "strega buona" del paese. Tutto sta nel vivere tranquillamente la sua vita protetta e, cosa più importante, non innamorarsi, mai! perchè le lancette del suo cuore potrebbero accelerare troppo e distruggere il suo piccolo cuore malato. Ma come si fa a non provare un sentimento così puro, così bello? è da qui che parte la magnifica avventura europea del nostro piccolo protagonista, alla ricerca di quella ballerina che tanto gli aveva fatto partire gli ingranaggi. Tra speranza, sangue, botte e calore veniamo immersi in una storia travolgente pronta ad essere impacchettata come prossimo capolavoro del Tim Burton. Una scrittura stupenda, che non ritrovavo da tempo sulla carta stampata, metafore come se piovesse ed un finale da lasciarti con il libro aperto e lo sguardo perso per almeno 5 minuti.

Frasi sottolineate (anche se qui sarebbe da sottolineare tutto): Tu ancora non lo sai, ma un giorno ti farà piacere aprire lo zaino e trovare un ricordo dell'infanzia. La sofferenza amorosa può trasformare le persone in mostri tristezza. Il suo seno somiglia a due piccole meringhe ben cotte che sarebbe un peccato non divorare immediatamente. Fa una risatina, lieve come una cascata di perle che sfiora uno xilofono. 

La libreria dei nuovi inizi di Anjali Banerjee: Sentir sussurrare i libri tanto amati, non è il sogno proibito di ogni lettore degno di questo nome? È quello che capita a Jasmine, costretta a passare un mese su Shelter Island, a prendersi cura della libreria di sua zia Ruma. Compito non facile per una donna in carriera, e dopo un divorzio sofferto come il suo, gestire una libreria fatiscente tutta spifferi e polvere: i libri sono sbiaditi, polverosi ed usati, e non c'è traccia dei bestseller del momento. Quello che non vede (o che non vuole più vedere?) è di quali cose è capace la libreria e chi la abita! Una storia leggera, entusiasmante, originale e piacevole, perfetta sotto l'ombrellone od in quei pomeriggi in cui non hai proprio voglia di lavorare/studiare o altro.

Frase sottolineata: Per alcune persone, i libri fanno la differenza tra felicità e infelicità, speranza e disperazione, una vita degna di essere vissuta e una orribilmente noiosa. 

Gli ingredienti segreti dell'amore di Nicolas Barreau: Alzi la mano chi, almeno una volta nella vita, non ha desiderato di essere di ritrovarsi in un libro! Vai in libreria, compri il romanzo, inizi a leggere e ritrovi nero su bianco la descrizione del tuo vestito preferito, del suo della tua voce o di quella sera per te così anonima che avevi totalmente cancellato. PRIMO MOTIVO PER LEGGERE QUESTO LIBRO. Amore, cibo e Parigi.. un trio di odori e colori perfetto per questa storia piane d'incomprensioni e sospiri. Fin quando non avrò abbastanza soldi daparte per tornare in quella strana città, potrò tenere la mente allenata grazie ai mille dettagli che l'autore propone in questo libro. SECONDO MOTIVO PER LEGGERE QUESTO LIBRO. Vi è mai capitato di leggere un piatto od una ricetta in un libro e pensare "cavolo, de'essere davvero buono! chissà come si fa!?" ?Bhe, alla fine del libro trovate il Menù D'Amour di Aurélie! TERZO MOTIV... vabbè, avete capito no?!

Frase sottolineata: La prima frase di un libro è come il primo sguardo fra due persone che non si conoscono. 

L'ultima lettera d'amore di Jojo Moyes: Ellie, giornalista londinese in piena crisi lavorativa e con una storia d'amore priva di soddisfazioni, trova delle vecchie lettere d'amore nell'archivio del giornale per cui lavora. Si lascia incantare (ed io insieme a lei) dal modo di scrivere passionale, alto ed educato, dal mistero che si cela dietro quella firma criptica e da quell'amore così profondo da non poter essere rivelato negli anni '60. Scopre così la storia di Jennifer e di Boot. In un continuo intrecciarsi di tempi e di protagonisti, ci si lascia trasportare in un periodo all'apparenza così vicino, fino ad arrivare all'epilogo forse un po' troppo prevedibile, ma per nulla lasciato al caso. Un libro non rosa del quale non ci si stanca mai di leggere e sapere, fino all'ultimo dettaglio, fino all'ultimo bacio.

Frasi sottolineate: La baciò, e sapeva che stava cercando di spiegarle la profondità di quel che provava. [..] Lei era viva sotto di lui. Lo incendiava. Baciò la sua cicatrice che le correva fino alla spalla, ignorando la riluttanza con cui si sottraeva, fino a farle accettare ciò che le diceva, che quella cresta argentea era per lui bellissima: gli diceva quanto la amava. [...] La baciava perchè non c'era in lei nemmeno una minuscola cosa che lui non adorasse. <Sai, non si può imporre a nessuno di tornare ad amarti. Per quanto tu possa desiderarlo. A volte, purtroppo, il tempo è semplicemente... scaduto>

Allora? vi ho convinto?

Baci in faccia!


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