Sicuramente il punto forte dell'evento sono le diverse location scelte per le esposizioni: affascinanti ex magazzini e aree di lavorazione dei marmi, chiese sconsacrate e sotteranei, tutti con una allure decadente decisamente degna di nota. Poi ci sono le opere...alcune, come il video sugli studenti cinesi che copiano una copia (Platone e Benjamin docent!) del David michelangiolesco di Cai Guo-Qiang o il poetico ed orientaleggiante muro di Monica Bonvicini, sono riflessioni pregnanti sul concetto di monumento nella società attuale, altre, come le statue "digitalizzate" di Antony Gormley o il blocco marmoreo di Giorgio Andreotta Calò, si soffermano più sui processi di estrazione e lavorazione del marmo o della pietra, instaurando un dialogo tra tradizione del passato e tecnologia del presente. In ogni caso, una serie di esposizioni che meritano sicuramente una visita...possible ancora fino al 31 ottobre!
An amazing exhibition is taking place in the town of Carrara, internationally famous for its marble caves: it is an interesting reflection on the actual meaning of monumental sculpture and really meaningful is the choice of the locations, old sculpture laboratories and other abandoned buildings in the centre of town, where the signs of time and neglect are evident.