Post terremoto ; il mercato immobiliare si risveglia con gli affitti

LE AGENZIE immobiliari della Bassa modenese registrano un dato al momento confortante. «Non c’è speculazione sul canone d’affitto, si pratica quello di prima, non un euro in più, anzi qualcosa in meno», dichiara Olao Guerra, titolare dell’agenzia immobiliare La Piramide, in piazza Garibaldi a Finale Emilia, che svolge il suo lavoro gratuitamente. «Volete che mi faccia pagare dalla mia gente? Non mi costa nulla fare qualche telefonata. Col mestiere che faccio da anni li conosco tutti i proprietari di case, anche quelli fuori provincia. Da settimane — precisa — sto anche convincendo gli stessi proprietari ad affittare i locali con contratti transitori, della durata di un anno, massimo diciotto mesi. Tanti erano intenzionati a vendere, ma chi ha il coraggio — chiede — di comprare casa oggi? Chi ha il denaro sufficiente? Con il terremoto e la crisi la gente fa i passi lentamente, e con giusta ragione».
Vendesi. Un cartello che appare sempre più spesso sulle case di paesi e campagne della Bassa modenese colpiti dal terremoto. A volte sembra una proposta allettante, a volte azzardata.Tutto dipende dall’edificio sul quale campeggia la scritta. In tempi di case inagibili e di futuro da ricostruire altrove, rispetto all’abitazione di prima, chi è proprietario di immobili prova a lanciare l’invito e l’offerta. Ma oggi, dopo il terremoto, con un mercato immobiliare già compromesso dalla crisi economica, in pochi sono disposti a raccoglierli. Meglio stipulare contratti di locazione, magari transitori. Da circa due settimane le agenzie immobiliari della Bassa modenese sono infatti tempestate di chiamate di cittadini in cerca di case in affitto. Pochissimi i compratori, nonostante le scritte «vendesi».«DOPO un mese di silenzio, di paura, di attesa — spiega il geometra Luca Artioli, con agenzia immobiliare ‘Blu Casa’ trasferita tra le pareti domestiche, visto che quella ufficiale è in ‘zona rossa’ a Mirandola — oggi la gente sembra aver ripreso in mano la propria vita e si guarda intorno in cerca di un locale in affitto: chi lo vuole ammobiliato, chi no, ma intanto è iniziata la ricerca della casa dove vivere e stabilirsi, da qui ai prossimi mesi e in vista soprattutto dell’autunno. Ieri — continua — ho ricevuto almeno una ventina di telefonate di persone che chiedevano informazioni su appartamenti da affittare e due nuclei familiari hanno voluto visionare alcuni appartamenti in periferia. Negli ultimi due giorni, anche qualche timida richiesta di appartamenti in buono stato da acquistare. Senza contare quelle di aree edificabili per negozi alimentari e aziende artigiane a Medolla, località scelta forse per lo svincolo della tangenziale. Sono tre finora le richieste per aree commerciali e artigianali: un buon segnale per la ripresa», conclude Artioli.
Riccardo Zanini, con agenzia immobiliare omonima a Concordia, assiste a quella che definisce «una vivace e quotidiana richiesta di lotti edificabili per case in legno o prefabbricati antisimici, il cui costo s’aggira intorno ai 1300 euro al metro quadro, più il costo del lotto urbanizzato, in genere sui 200 o anche 300 euro, dipende dalla zona. In più — continua Zanini — stiamo registrando un fenomeno tutto sommato scontato, ma forse prematuro: il business del mattone, con imprese edili provenienti in special modo da Veneto e Lombardia, regioni colpite dal sisma in misura inferiore alla nostra, interessate ad acquistare lotti edificabili». Zanini, intanto, per fornire maggiori informazioni ai tanti richiedenti di case prefabbricate antisismiche è diventato un esperto in materia. «Sto navigando da giorni su internet — spiega — e ho individuato, in Lituania e in Romania per esempio, equipe di tecnici capaci in pochissimo tempo di allestire vere e proprie case prefabbricate, antisismiche, a prezzi molto convenienti rispetto ai nostri, anche se non so cosa convenga fare o scegliere».di Viviana Bruschi tratto dal resto delk carlino.it del 8 luglio 2012