“E’ stato raggiunto il numero massimo di connessioni. Riprovare più tardi”, c’è scritto sul sito aperto dal Governo per la prenotazione della casella gratuita di Posta Elettronica Certificata. Fino a ieri sera sono stati registrati 150mila contatti e quindicimila prenotazioni, fanno sapere Poste Italiane e Telecom Italia, i partner prescelti per l’Operazione PEC. Successo indubbio. La parola magica è: gratis.
Il sito per richiedere la PEC è inaccessibile
I cittadini rispondono (si vedrà nei prossimi giorni se il trend sarà confermato), la Pubblica Amministrazione un po’ meno, visto che neanche la metà dei siti degli enti pubblici si è adeguata alla legge. Sarà poi da valutare anche l’efficienza del cosiddetto back office.
Quanti sindaci, presidenti di regioni e province, dirigenti scolastici e di ASL e via discorrendo risponderanno alle mail certificate spedite loro dai cittadini? La vera prova del nove sarà quella.
E poi ci vorrebbero risposte alla domanda delle domande: quanto ci costa, realmente, questa PEC gratuita? Quanti soldi intascheranno Poste Italiane e Telecom da questa operazione? Insomma, gratuita, ma i soldi sono sempre pubblici, cioè nostri.