Posticipi Serie A: il Napoli rinasce, la Roma torna in ginocchio

Creato il 14 febbraio 2012 da Postscriptum

Edinson Cavani autore del 2-0. (foto di repertorio)

Per quei tifosi che s’aspettavano un lunedì di campionato freddo e noioso c’è solo da rodersi le mani, i due posticipi di Serie A non hanno deluso ed hanno premiato i valorosi spettatori presenti a Siena e Napoli nonostante il freddo quasi siberiano di questi giorni.

NAPOLI – CHIEVO 2-0 : Al Napoli di Mazzarri i 25.000 del San Paolo (record peggiore in campionato nell’era De Laurentiis) chiedevano una prova d’orgoglio e personalità e gli azzurri non hanno deluso chiudendo con un risultato firmato Britos (ben tornato dopo il lunghissimo calvario dell’infortunio) e Cavani.

I tre tenori si sono mossi bene, il centrocampo ha ricominciato a girare perfettamente ed il redivivo Inler è tornato a garantire e quilibrio e qualità, oltre che velocità di fraseggio, alla mediana partenopea. Il Chievo gioca bene, per carità, imbastisce una buona trama di gioco e mette anche in difficoltà la difesa dei padroni napoletani in un paio di occasioni ma la mancanza di precisione negli ultimi dici metri la si paga cara quando si va in casa del Napoli, e così è stato anche per gli scaligeri, dominati e battuti con pieno merito da un Napoli che lancia buoni segnali di ripresa in vista della Champions; un unico neo, la gomitata rifilata da Aronica a Paloschi, volontaria e premeditata, il giudice sportivo dovrebbe essere esemplare, quanto e più che nel caso del buffetto di Ibra perchè stavolta il centrale siciliano voleva far male e di attenuanti non ce ne sono.

Siena – Roma 1-0: “molti giocatori hanno giocato sotto il loro livello…” così Louis Enrique commenta la disfatta della Roma a Siena ed ha ragione a metà. Perchè se è vero che la Roma macina possesso palla e tiene sempre il pallino del gioco, lo è anche che il rinato  amore italico per il tradizionale catenaccio e contropiede (come il grande Mondonico domenica ha ricordato che si chiamino davvero questi elementi di gioco essenziali) trova nel Siena di Sannino un grande interprete.

Ordinato e metodico il gruppo bianconero, paziente e sempre sul pezzo, ogni ripartenza si tramuta in un brivido lungo la schiena dei centrali giallorossi; Juan soffre tantissimo le infilate continue ed alternate di Destro e Calaiò e Brienza sulla fascia fa quello che vuole con Rosi che in fase di copertura fatica sempre tantissimo. Sannino blocca le fasce alla Roma, va inn pressing ossessivo sul centravanti che fa gioco , mi riferisco all’impalabile Totti e costringe Lamela e Borini a partire troppo larghi o troppo indietro rispetto al solito, risultato? Destro si procura un rigore (per altro onestamente dubbio) in ripartenza e Calaiò lo realizza, dopo di che c’è solo difesa ordinata e tanta, tanta grinta. Ieri sera non è la Roma ad aver perso, è il Siena ad aver vinto con tanti saluti agli amanti del calcio spumeggiante, perchè Mondonico ed i grandi saggi di questo sport lo ripetono sempre che infondo il calcio è semplice, se lavori per non prendere gol e sei bravo ad arrivare in porta in tre passaggi, le partite le vinci o per lo meno non le perdi ed anche questa è una filosofia di gioco, un’idea di calcio che da identittà ad una squadra, allora per una volta sarebbe il caso didire Bravo Sannino, bene Mondonico e non “è colpa dell’Inter” o “la Roma ha regalato la partita” perchè questa settimana le grandi hanno ggiocato, ma le piccole hanno vinto.


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