Postura della montagna

Creato il 03 aprile 2014 da Biorelazionale @Biorelazionale

Tadasana

Partenza

Curve lombare, toracica e cervicale in leggera estensione.

Ginocchia estese ma non iper-estese

Palmi delle mani rivolti verso le cosce

Piedi distanziati tra loro (perpendicolare della coxo-femorale).

Esecuzione

La pratica consiste nello stare in questa posizione, apparentemente elementare, per 4 o 5 respirazioni profonde, coltivando ed allenando al massimo la presenza mentale.

Fonte: Tadasana by Nina Mel, Kennguru, 2012

Biomeccanica

Bacino e gambe

Il muscolo Ileopsoas fa flettere l’anca, mentre il gluteo la fa estendere, l’equilibrio di queste due azioni determina una posizione di perfetto equilibrio del bacino.

I muscoli del gluteo medio agendo sulle ossa dell’anca, mantengono le gambe in posizione allineata andando a correggere eventuali rotazioni verso l’esterno.

La base rocciosa della montagna è costituita dall’equilibrio di forze dei muscoli del polpaccio che lavorano per bilanciare la posizione delle caviglie.

Tronco

Muscoli addominali e muscoli della parte posteriore del tronco si equilibrano nel sostegno del dorso estendendo la gabbia toracica verso il basso.

Spalle e braccia

Il muscolo trapezio tiene le spalle abbassate e la sua porzione mediana lavora in sinergia con i muscoli che uniscono le scapole a mantenere queste ultime verso la linea centrale del corpo permettendo l’apertura della parte anteriore del busto dove il pettorale minore contraendosi solleva le costole inferiori aprendo il torace.

Base di appoggio

La base di appoggio è costituita dai piedi posti in posizione trocanterica (al di sotto dell’articolazione dell’anca). Ogni piede poggia su 3 punti di appoggio:

  1. Tuberosità del calcagno
  2. Base del primo metatarso 
  3. Base del quinto metatarso

Le linee che uniscono i 3 punti d’appoggio sono gli archi plantari con il quale ricaviamo sostegno contrapponendosi alla forza gravitazionale.

  1. Arco plantare mediale (dalla tuberosità del calcagno al primo metatarso)
  2. Arco plantare laterale (dalla tuberosità del calcagno al quinto metatarso)
  3. Arco plantare traverso (dal promo al quinto metatarso)

Indicazioni

La postura della montagna, apparentemente vista come una postura semplice, ci permette di entrare in contatto con diverse componenti che contraddistinguono l’essere umano nella sua posizione eretta.

Sostando in questa postura, avremo modo di praticare in prima istanza la dinamica dell’equilibrio. Faremo esperienza delle nostre oscillazioni e capiremo come gestire le forze gravitazionali che attirano i distretti anatomici al pavimento.

Si veda anche Test Romberg Posturale.

La nostra postura è continuamente modulata dall’azione del sistema tonico-posturale che in continuo divenire, attraverso l’azione contrai e rilassa, da parte della muscolatura, gestisce il tono di base.

Inoltre il funzionamento degli apparati e organi interni (respirazione, circolazione, digestione, scambi elettrolitici ecc) interagiscono con il sistema tonico-posturale obbligandolo a elaborare una soluzione biomeccanica per gestire tutti gli stimoli che in continuo divenire modulano il corpo umano.

Sostare in Tadasana ci permette di percepire come il nostro corpo si muove per garantire la funzione fisiologica e contemporaneamente modulare le oscillazioni per mantenere la posizione eretta (contrastando la forza di gravità).

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