Obiettivi potatura
Caratteristiche
Come detto al paragrafo precedente, per una corretta potatura delle ortensie bisogna conoscere esattamente le principali caratteristiche della varietà che andremo a tagliare. Queste magnifiche piante a fiore appartengono, infatti, a circa 80 varietà diverse, sia arbustive che rampicanti, ed ognuna con caratteristiche di fioritura diverse l’una dall’altra. Intanto, lo abbiamo già accennato, le ortensie, in base alla specie a cui appartengono, possono fiorire sul ramo dell’anno o su quello dell’anno precedente. Fioriscono sul ramo dell’anno, le varietà hydrangea paniculata e hydragea arborescens, fioriscono sul ramo dell’anno precedente, hyndrangea quercifolia, aspera, involucrata e le varietà rampicanti. Bisogna anche ricordare che le ortensie fioriscono sulle gemme apicali, cioè quelle della parte alta e del legno più giovane.
Come potare
Appurate le differenti caratteristiche delle ortensie, si può procedere alla potatura, che avverrà nei modi e nei tempi richiesti dalla specie coltivata. Le varietà che fioriscono sui rami dell’anno consentono di intervenire in maniera meno condizionata e più versatile. Se si vogliono sviluppare dei fiori numerosi, ma piccoli, non si procederà a una potatura eccessiva, lasciando la pianta il più possibile della sua altezza naturale. Se si vogliono fiori più grandi, si interverrà in maniera più decisa, potando a circa mezzo metro da terra. In questo caso si assisterà alla formazione di un cespuglio basso, con fiori di notevoli dimensioni. Nelle ortensie che fioriscono sui rami dell’anno precedente non bisogna intervenire con potature eccessive, ma solo con l’eliminazione dei rami e dei fiori secchi. Attenzione a non tagliare i rami più giovani, che sono quelli da cui si svilupperà la nuova fioritura. Questi rami si possono riconoscere facilmente perché nella parte apicale presentano già una gemma. La potatura dovrà riguardare, dunque, solo i rami improduttivi e i fiori secchi. Il taglio deve avvenire sopra la prima coppia di gemme. Nelle ortensie rampicanti, invece, non si dovrebbe quasi mai ricorrere alla potatura, gli interventi dovranno essere mirati solo a contenere l’espansione eccessiva della pianta, eliminando i fiori troppo eccessivi o le gemme omonime.
Quando potare
L’epoca di potatura delle ortensie dipende dalla varietà coltivata. Le specie che fioriscono sui rami dell’anno vanno potate a primavera, preferibilmente appena dopo la fine dell’inverno. L’operazione di taglio lascerà al massimo tre gemme basali, che daranno vita a una nuova pianta alta non più di un metro. L’esatta epoca della potatura è fondamentale per consentire il corretto sviluppo dei rami produttivi. Le ortensie che fioriscono sui rami dell’anno possono anche non essere potate, in modo da crescere liberamente. L’invecchiamento della pianta darà vita, però, ad arbusti dalle forme irregolari, ecco perché è consigliabile intervenire almeno dopo 5 anni dal primo impianto, rimuovendo i rami più vecchi dalla base del suolo. Questa tecnica permette di arieggiare la pianta e di evitare la comparsa di malattie funghine. La potatura delle ortensie, infatti, deve riguardare solo le piante adulte o quelle che hanno superato i primi tre anni di vita. Le specie che fioriscono sui rami dell’anno precedente vanno potate in estate, cioè nel periodo successivo alla fioritura. Le ortensie rampicanti vanno, invece, potate a inizio estate ( giugno) per contenere l’eccessivo sviluppo dei fiori e delle gemme. Le varietà da appartamento si possono potare anche a settembre, avendo cura di lasciare almeno due gemme per ogni ramo.