la campagna di taglio dei rami secchi continua anche sulla rete. qualche giorno fa ho cancellato il mio account su Twitter e su Flickr. dato che non li usavo, mi è sembrato più logico così. volevo cancellarmi anche da Google+, però non ho capito se facendolo cancello anche il profilo che mi serve per tenere aperto il blog, quindi ho lasciato perdere. se qualcuno mi può dare delucidazioni in materia gliene sarò grata, anche perchè Google+ mi è stato sul culo fin dall'inizio e mi sono pentita di averlo attivato cinque minuti dopo averlo fatto. poi ho eliminato dai segnalibri un blog che seguivo da qualche tempo; pareva interessante, in realtà mi piaceva leggerlo, ma qualche giorno fa è successo un incidente con uno dei suoi blogger amici. ovviamente non giudico le persone in base ai loro amici, ma mi conosco e so che mi sarebbe venuta la tentazione di tornare sul luogo del delitto, di già che mi sono miracolosamente trattenuta dal farlo a caldo. so bene che non ha senso discutere con chi non ha la minima intenzione di capire, e questa persona ha dimostrato ciò fornendo del mio commento un'interpretazione libera e personale, lontana perfino da ogni basilare criterio di comprensione del testo, peraltro scritto in lingua italiana e senza termini complicati. insomma, certe volte la maniera migliore di resistere alle tentazioni è fare sì di non averne.
la campagna di taglio dei rami secchi continua anche sulla rete. qualche giorno fa ho cancellato il mio account su Twitter e su Flickr. dato che non li usavo, mi è sembrato più logico così. volevo cancellarmi anche da Google+, però non ho capito se facendolo cancello anche il profilo che mi serve per tenere aperto il blog, quindi ho lasciato perdere. se qualcuno mi può dare delucidazioni in materia gliene sarò grata, anche perchè Google+ mi è stato sul culo fin dall'inizio e mi sono pentita di averlo attivato cinque minuti dopo averlo fatto. poi ho eliminato dai segnalibri un blog che seguivo da qualche tempo; pareva interessante, in realtà mi piaceva leggerlo, ma qualche giorno fa è successo un incidente con uno dei suoi blogger amici. ovviamente non giudico le persone in base ai loro amici, ma mi conosco e so che mi sarebbe venuta la tentazione di tornare sul luogo del delitto, di già che mi sono miracolosamente trattenuta dal farlo a caldo. so bene che non ha senso discutere con chi non ha la minima intenzione di capire, e questa persona ha dimostrato ciò fornendo del mio commento un'interpretazione libera e personale, lontana perfino da ogni basilare criterio di comprensione del testo, peraltro scritto in lingua italiana e senza termini complicati. insomma, certe volte la maniera migliore di resistere alle tentazioni è fare sì di non averne.
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