Il melograno è una pianta cespugliosa originaria dei Paesi orientali. Il suo nome botanico è Punica granatum”, che letteralmente vuol dire “ melo con semi”. Questa pianta produce frutti tondeggianti con all’interno dei semi gustosi e color rosso sangue. Il melograno è abbondantemente diffuso anche nelle zone mediterranee. Coltivato per fini produttivi, questo cespuglio, apprezzato per la sua forma ad albero, viene coltivato anche in giardino e prevalentemente per scopi estetici ed ornamentali. Come tutte le piante da frutto, anche il melograno ha necessità di potature periodiche. Queste consentono di rinvigorire la pianta, di mantenerla sana e di migliorarne la resa estetica.
Caratteristiche
Come procedere
Nella potatura del melograno si procede a tagliare i rami secchi, improduttivi, danneggiati, quelli grossi e i polloni basali. I tagli devono riguardare almeno due o tre grossi rami centrali. Questi rami, infatti, sono improduttivi e tendono a incrociare quelli laterali, ovvero quelli da cui si sviluppano i frutti. I tagli vanno effettuati in maniera netta e precisa, senza lasciare sbavature e ferite difficili da rimarginare. Il melograno va potato con attenzione e cura, cercando di eliminare un adeguato numero di rami inutili e danneggiati. In genere, per questa pianta non sono consigliabili le potature eccessive, ma nemmeno quelle troppo delicate. La regola da seguire è quella di tagliare i rami nella parte centrale della chioma, rami che, come abbiamo appena detto, non sono produttivi e tolgono luce e aria ai rametti laterali da cui si svilupperanno i gustosi frutti tipici di questa pianta. La potatura deve riguardare anche i polloni basali, ovvero ramificazioni inutili che si sviluppano alla base del melograno e che tolgono nutrimento al resto della pianta. I tagli devono essere periodici e regolari. In genere, il periodo giusto per potare il melograno è in autunno, a ottobre e novembre, cioè dopo la raccolta dei frutti e prima del riposo vegetativo. La potatura del melograno si può anche effettuare tra febbraio e marzo, ovvero al termine del riposo vegetativo. I melograni giovani si possono potare anche all’inizio della stagione primaverile, per rafforzarne la crescita. In natura esiste anche una varietà nana di melograno, ovvero quella bonsai. Questa pianta va potata solo prima della ripresa vegetativa, eliminando i rami più grandi e improduttivi che deturpano la chioma e lasciando quelli più corti e ispidi. Dopo la fioritura, invece, si effettua la pinzatura dei germogli. Questa tecnica migliora la fruttificazione del melograno bonsai.
Attrezzi da usare
Per potare il melograno si usano tre tipologie di attrezzi: forbici, cesoie a manico lungo e segaccio. Tutti gli attrezzi devono avere lame ben affilate e devono essere puliti e disinfettati, sia prima che dopo l’uso. Le forbici si usano per tagliare i rami più sottili; le cesoie a manico lungo sono simili alle forbici, ma permettono di raggiungere i rami più difficili della pianta o localizzati in alto nella parte centrale della chioma. Il segaccio, invece, si usa per tagliare i grossi rami principali che sono generalmente molto spessi e robusti. Dopo la potatura, gli attrezzi vanno lavati e disinfettati con acqua ossigenata o con candeggina.
Avvertenze
Una corretta potatura del melograno, come già visto, presuppone tagli netti, precisi e uso di attrezzi adeguatamente disinfettati. Attenzione a non tagliare i rami con attrezzi non lavati: questa pratica può causare gravi infezioni alla pianta. Controllate anche che le lame degli stessi siano ben affilate, perché in caso contrario si rischia di lasciare sulla pianta delle sfilacciature e delle ferite difficili da rimarginare. I tagli vanno anche effettuati con un’inclinazione di 45 gradi, in modo da impedire lo scorrimento dell’acqua nelle ferite e il conseguente marciume dei rami. La potatura del melograno deve, inoltre, essere calibrata in base alle tendenze di fruttificazione della pianta. Per melograni con fruttificazione intensa è meglio procedere ad eliminare un buon numero di rami, perché l’eccesso di frutti può causare anche la rottura dei rami stessi; nei melograni con fruttificazione più lenta, invece, si può tentare una potatura più leggera. La regola generale è comunque di potate “il giusto”, ovvero di togliere un adeguato numero di rami improduttivi. Come già detto, il melograno fruttifica sui rami laterali e, quindi, lasciare sull’albero due o tre rami principali e su di essi, altri quattro o cinque rametti, può rappresentare una buona regola di potatura.