Descrizione
Finalità
Tagli
Tipi di potatura
Dove tagliare
Le parti dell’olivo da tagliare dipenderanno sempre dal tipo di potatura che si intende effettuare. Rami, pollini e branche da eliminare si trovano posizionati in determinare zone dell’albero che vanno individuate e opportunamente trattate con i dovuti tagli. I tagli di allevamento serviranno a eliminare l’eventuale crescita di rami improduttivi che si insinuano all’interno del ventre della branca. Da asportare anche i rami che si incrociano da un lato all’altro della chioma finendo per circondare l’asse del fusto. Questi rami, assieme ai polloni e succhioni, vanno tagliati partendo dalla base. Vanno tolti anche i rami troppo ravvicinati perché, tra un ramo e l’altro, la distanza deve essere di 50 cm. Se l’albero è esposto a zone particolarmente ventose è consigliabile tagliare le parti esposte controvento per evitare che la chioma si deformi diventando asimmetrica. Se l’albero di olivo è già adulto bisogna procedere a tagliare i rami laterali per concentrare l’emissione dei frutti nella parte centrale della chioma. Su alberi che hanno oltre due anni di età è meglio effettuare i tagli di ritorno sul legno del tronco piuttosto che accorciare i rami ancora giovani. Bisogna però fare attenzione a non recidere il collare, cioè il punto di unione tra il ramo e il tronco stesso, che rappresenta una naturale difesa dell’albero dagli agenti esterni. Se l’olivo vegeta e si riproduce normalmente e senza alterazioni, i tagli di ritorno si possono effettuare su alcune branche presenti sulla chioma. Prima di potare i rami sterili, come i polloni e succhioni, bisogna capire le cause del loro sviluppo che indica un’ attività vegetativa in eccesso con conseguente squilibrio produttivo.
Come tagliare
I tagli della potatura dell’olivo vanno effettuati in maniera netta, decisa e senza esitazioni. Tagli errati possono, infatti, indebolire l’albero compromettendone l’accrescimento e la fruttificazione o rendendolo suscettibile ad attacchi di parassiti o agenti infettivi. Il taglio corretto deve presentare una superficie regolare, liscia e inclinata, in modo da far scorrere l’acqua piovana ed evitare l’accumulo di umidità e la conseguente marcescenza del legno. Tagli asimmetrici ed irregolari, oltre a procurare e conseguenze che abbiamo appena indicato, causano anche una difficoltà di cicatrizzazione delle ferite che rendono l’albero esposto alla penetrazione di funghi, insetti parassiti e portatori di malattie. I tagli vanno effettuati tramite gli appositi attrezzi di potatura, tra cui spiccano le forbici, le cesoie, sia manuali che automatiche, la motosega, il coltello, la roncola e il segaccio. Le lame degli attrezzi devono essere ben affilate e vanno mantenute pulite e costantemente igienizzate al termine delle operazioni di taglio. Per disinfettarle basta usare un po’ di alcool. Le ferite più piccole provocate dai tagli non necessitano di particolari trattamenti, mentre per quelle più grandi è opportuno applicare dei prodotti a base di rame o sostanze cicatrizzanti e protettive in forma di composti cremosi. Le ferite più grosse, se lasciate senza protezioni, favoriscono, infatti, lo sviluppo di malattie parassitarie tipiche dell’olivo, come la rogna.
Quando potare
La potatura dell’olivo si effettua dopo il periodo invernale e precisamente tra marzo, cioè a inizio della primavera e maggio, la stagione della fioritura. Se la primavera si presenta particolarmente fredda o si corre il rischio di un eccessivo abbassamento delle temperature è meglio rinviare le operazioni a quando il clima sarà diventato più stabile e mite, perché il freddo impedisce alle ferite del legno di cicatrizzarsi. L’eventuale comparsa di rami improduttivi o secchi può essere trattata con tagli da effettuare in qualsiasi momento. In genere la potatura dell’olivo si esegue ogni anno, per piante giovani si può effettuare anche ogni due anni.
Potatura straordinaria
La potatura degli alberi da frutto si può effettuare anche con tagli periodici o da effettuare solo quando è necessario. Questi tagli costituiscono degli interventi straordinari. Nel caso dell’olivo, i tagli di eliminazione rappresentano, infatti,la potatura ordinaria, a cui seguono in maniera più limitata, quelli di ritorno. Tra i tagli ad eliminazione straordinaria ricordiamo la spollonatura ( eliminazione dei polloni dalla parte basale dell’albero) e la scacchiatura ( eliminazione dei germogli), mentre tra quelli di ritorno ricordiamo la cimatura, detta anche raccorciamento. Altri interventi di potatura straordinaria dell’olivo sono la capitozzatura in cui si tagliano le branche primarie per ridurre i costi della potatura di produzione e la stroncatura in cui si elimina completamente la parte aerea dell’albero per rigenerare l’intera pianta. Le formazioni vegetative (ricacci) che nasceranno dalla stroncatura non dovranno essere toccate per almeno due anni in modo da favorire il rafforzamento dell’albero.
Potatura ornamentale
La potatura dell’olivo, oltre ad avere principalmente finalità produttive, può servire a migliorare anche il portamento della pianta rendendola esteticamente più gradevole. In tal caso la potatura avrà una finalità ornamentale e controllerà la produzione per non renderla eccessiva. I tagli serviranno anche ad eliminare i rami che deformano la struttura centrale della chioma o che deturpano la resa estetica dello spazio esterno, come può accadere con un albero di olivo coltivato in un giardino privato. Prima di procedere alla potatura dell’olivo coltivato in giardino si consiglia di verificare personalmente delle operazioni di potatura effettuate sulla stessa specie di albero che deve essere coltivato con le stesse condizioni climatiche e sulla stessa tipologia di terreno.