Potiche

Allora questo è da vedere. Consigliato mille volte. Uscirà in Italia a novembre, ma è in concorso a Venezia. Si tratta dell'ultima fatica di François Ozon, regista francese molto apprezzato che ama spaziare tra i generi (dal musical "Otto donne e un mistero" al noir "Swimming pool"). Potiche, in francese, potrebbe essere sinonimo di "bella statuina". Il complemento di arredo, statica e senza verve, dovrebbe essere la signora Pujol (la Deneuve), figlia prima e moglie poi di un ricco industriale della provincia francese. Ma chiaramente, tutto si ribalterà. Il film è una commedia divertente, piacevole, ben scritta e resa, cosa ancora più importante, molto bene sullo schermo da Ozon che già in passato ci aveva abituati bene con il gusto cromatico e le scelte estetiche. Anche stavolta si può ammirare questa cura. Il regista sceglie un cast che funziona alla perfezione con due grandi leoni del passato, ma oserei dire, del presente ancora. Catherine Deneuve è un incanto. Di bellezza, di classe, di bravura. L'interpretazione, ironica, anche un po' caricaturale. della donnina di provincia, di medio alta borghesia, è eccellente. Lei è una vera diva, lei è una vera attrice. Gérard Dépardieu fa il suo come sempre e regge bene la coppia, anche se la vera forza rimane la ex compagna di Marcello Mastroianni. C'è anche Fabrice Luchini che non dispiace affatto.Al centro della commedia, lo sfottò intelligente e sapientemente leggero alla borghesia industriale e alle pseudo rivoluzioni di sindacalisti e sindaci comunisti. I siparietti sono ben studiati, c'è un bel ritmo e si ride con grande soddisfazione.Lo dico? Lo dico? Perchè in Italia le commedie così sono sempre più rare? Vive la France?