Potremmo parlare di questo?

Creato il 05 luglio 2010 da Stiven1986

“In Italia i ricchi sono più ricchi, il ceto medio è più povero e i poveri sono molto più poveri”. E così, in un decennio le diseguaglianze si sono accresciute di oltre cinque punti. Il coefficiente Gini era 29 nel 1991, poi è salito al 34 nel 1993. E ora – si è visto – è al 35. Ma nulla fa pensare che si fermi lì. Anzi: tutto fa pensare il contrario. Altri paesi – la Spagna, per esempio – si sono mossi in direzione esattamente opposta.

La ricchezza è saldamente nelle mani di pochi e lì ci rimane, impedendo la mobilità sociale, condizionando le carriere, costruendo pezzo per pezzo una parte della nostra gerontocrazia. Secondo l’ultimo dato della Banca d’Italia contenuto nella periodica indagine su “I bilanci delle famiglie italiane”, il 10 per cento delle famiglie più ricche possiede quasi il 45 per cento dell’intera ricchezza netta delle famiglie.

Il resto dell’articolo (e delle disuguaglianze) lo trovate qui.