Non facciamo paragoni con altre stelle della musica, sarebbe inopportuno; anche se il loro stile potrà farvi venire in mente qualche nome (Janis Joplin, Grace Slick e vagamente, Aretha Franklin). La loro ecletticità musicale che va dal rock americano più aggressivo al blues, passando per il country, li rendono una bella novità da ascoltare con immenso piacere.
Il loro nuovo album (il terzo dopo Nothing But the Water [2005] e This Is Somewhere [2007]) ha semplicemente il nome della band, che si propone in una versione più audace, probabilmente dettato dalla casa discografica. Il risultato, però, non vi lascerà delusi.
L’anima rock-blues che troviamo in brani come l’iniziale Paris(Ohh la la), Medicine, Only love e Hot Summer Night, dove la band guidata dai due chitarristi Scott Tournet e Benny Turco(completano la bassista Catherine Popper, già vista con Ryan Adams e il batterista Matt Burr), può sfoderare tutto il suo regime rock o come nel bel singolo Tiny light, che parte come bucolico country-pop e finisce in un crescendo di noise jam-chitarristico.
Le doti vocali e strumentali della Potter (suona anche hammond e piano come nella ballad Colors) si riscontrano nelle canzoni Oasis,Low Road, Money e That phone orientate al soul-pop, dove l’influenza dell’amata Aretha Franklin si fa sentire. [...]Il pregio dell’ascoltabilità può trasformarsi in difetto se si vuole fare i pignoli. La produzione affidata ad un produttore non proprio rock’n'roll come Mark Batson, rende tutto quello che dovrebbe essere sporco, troppo pulito e luccicante, ponendo ancora dei dubbi su dove la Potter e il suo gruppo vogliano andare a parare (da Impatto Sonoro).
Buon ascolto!