Poveri graduati infeudati

Creato il 18 aprile 2012 da Lucas
«Oggii padroni non possono più, come una volta, ordinare e prelevare aloro insindacabile gradimento: il tribunale dei bilanci, il fisco, lebanche, la concorrenza, l'organismo e l'attività dell'aziendarichiedono motivi tempi condizioni per presentarsi e spalancare lacassa della medesima, anche se propria, personale azienda oindustria. Allora i padroni hanno aggirato questi impedimenti con lacreazione e l'istituzione di vari ordini di potere sopra gli organidel medesimo corpo aziendale: amministratori delegati dirigenticonsulenti assistenti esperti quadri funzionari addetti capi, via viagraduati infeudati remunerati complicizzati in teorie di sostegno, incorone pendagli lustri che comunque ripetono riflettono spandono lagloria e l'interesse del padrone. Non è più lui ad assumere denaroliberamente, nell'unica misura della sua discrezione, quanto l'animaossequiosa e votata di tanti vassalli che lo fanno in su a vece. Ipadroni più bravi e più colti, autentici capitani alla Medici oalla Krupp, arrivano addirittura a dotarsi, attraverso questo sistemadi investiture, di veri e propri musei, in ogni campo del sapere edella cultura. Sono arrivati perfino ad avere qualche poeta escrittore, anche di successo, come cantore e cronista e storico,director della loro immagine personale e aziendale, per una curaadeguata delle verità e dei tratti più significativi ed esclusividella figura, per una codificazione degli stessi nei segni di valoriuniversali ovunque presenti attesi riveriti, proprio come segni dellaciviltà del tempo
PaoloVolponi, Le mosche del capitale,Einaudi, Torino 1989 (pag 14-15).
Infondo, se li conti uno ad uno, ti accorgi che molti molti non sono, anzi, sonopochi, pochissimi; prendi l'India per esempio, come raccontaArundhati Roy in un lunghissimo articolo tradotto da Internazionale la settimana scorsa I fantasmi del capitale», non credo ancora reperibile online, purtroppo).Eviene facile chiedersi: ma come fanno pochi pezzi di merda a tenereper le palle il pianeta senza che la moltitudine di umani s'incazzidefinitivamente e li getti dentro i vari vulcani sparsi ancora inattività del mondo?Perchétali pochissimi potenti - che a volte poverini sono anche benefattori dalacrimuccia con le loro fondazioni del cazzo - pagano bene, molto bene, tutta quella serie di «graduatiinfeudati» che Volponi sopra definisce benissimo.
Èquesta nutrita fila di dipendenti dialto livello che fa da cuscinetto e impedisce il corpo a corpo tra lamassa dei diseredati e i pochi eredi, confondendo, distraendo,mescolando e, quando serve, perfino sparandoo infilando sassi nelle vagine di chi protesta:
«Qualchetempo fa Soni Sori, una maestra adivasi del distretto di Bastar, èstata arrestata e torturata dalla polizia. Per spingerla a“confessare” di essere un corriere dei maoisti, le hanno infilatodei sassi nella vagina. Soni Sori è stata ricoverata in un ospedaledi Calcutta in seguito allo scalpore scatenato dalla vicenda. A unarecente udienza della corte suprema, alcuni attivisti hanno mostratoai giudici un sacchetto di plastica che conteneva i sassi usati perla tortura. L’unico risultato è che Soni Sori è rimasta incarcere mentre Ankit Garg, l’ufficiale di polizia che l’hainterrogata, ha ricevuto una medaglia al valor militare in occasionedella festa della repubblica.»
Nonsaprei quantificare quanti siano questi funzionari del potere. Magarimolti di loro non sono nemmeno consapevoli di esserlo – deicomplici, voglio dire*. A mio avviso, una buona azione“rivoluzionaria” dovrebbe essere quella che li identifica perquello che sono, cioè i servi zelanti del potere, per fargli perdereogni credibilità, di modo che non riescano più confondere con laloro politica di rigore, con la loro distrazione mediatica e con la loro fottuta idea della differenza**.
NOTE*A onor del vero, devo aggiungere che, se ne avessi avuti i talenti, èprobabile che, per una manciata di euro sostanziosa, avrei fatto dibuon grado anch'io da scagnozzo o da leccaculo a lor signori. Siccomenon sono mai stato tentato, sul genere dei Responsabili (è il primoesempio che mi viene in mente), non posso dire che se un Pinaultqualsiasi venisse da me e m'offrisse un contratto da un milione dieuro annui, per fargli da addetto stampa, saprei rifiutare o meno.**Il tema della differenza richiederebbe debita trattazione a parte che, forse, un giorno affronterò. Ora no, ora ho poco tempo.

Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :