Povero Norace, alle prese con i 150 anni

Creato il 15 gennaio 2011 da Zfrantziscu
di Efisio Loi
“Ne dobbiamo parlare?”
Mi tormentava la “finanziaria” che mi aveva aggredito l’apparato digerente; stomaco e intestino non ne volevano sapere di rimettersi in sesto; chi sa perché questo nome? Mah! Sarà perché ricorda la “aviaria” o la legge finanziaria che si discutea in Regione e fa venire il torcibudella a tanti?
Barba per metà alla Garibaldi, per metà alla Mazzini, “lunettes” alla Cavour, era avvolto in un drappo tricolore ma non vedevo se, sul bianco, c’era lo stemma dei Savoia o, non si sa mai, i “pali di Aragona”, dal momento che con una mano sventolava i “Quattro Mori” e con l’altra lo “Albero di Arbarè”.
Al mio sguardo, afflitto per le coliche, ma fortemente meravigliato, sorrise:
“Se permetti: ‘Cunservet Deus su Re// salvet su Regnu Sardu’. Comunque, ripeto, ne dobbiamo parlare?”
“Parlare di cosa?”
Farfugliai, tanto per prendere tempo e rendermi conto di che razza di Norace si trattasse, in quella tormentata notte.
“Hai capito benissimo, dei ‘Centocinquant’Anni’, non fare il suonato.”
Io, che suonato, un pochino, lo sono per mio conto, figuratevi come stavo a tocchi in quella congiuntura influenzal-finanziaria. Avrei potuto dirgli di ripassare, ma al sogno, come al cuore, non si comanda.
“Parliamone”.
Risposi rassegnato, tanto sapevo che avrebbe parlato solo lui.
“Bene! Te ne parlerò, e stammi bene a sentire: la Sardegna, con tutta quella vicenda, non ha mai avuto nulla a che vedere.”
Avrei sobbalzato se lo stomaco me lo avesse permesso senza dar di fuori, tanto l’assunto mi sembrava bizzarro.
“Perché? La Sardegna ha avuto a che fare, secondo te, con l’Unità d’Italia e con il secolo e mezzo da che si è compiuta? Aaaah (non la finiva più con quella “a” leggermente nasalizzata)! Ho capito a cosa pensi, a Francesco Cesare Casula e alla sua ‘Dottrina dello Stato’, mai confutata, a onor del vero, da nessun accademico.
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