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Povero PD... ridotto da Renzi alla stregua di un "meetup" grillino, alla busca di "likes" e followers"...

Creato il 19 marzo 2014 da Tafanus

...povero PD... ridotto da Renzi al rango di "meetup" grillino della peggior specie... di quelli per i quali l'alfa e l'omega del successo sono ridotti al numero dei click su "mi piace" e di "followers" che non seguono un cazzo! Eppure i giornali e la rete sono pieni di articoli che spiegano come i "likes" e i "followers" si possano comprare a pochi dollari al migliaio, all'ingrosso e al dettaglio, da società specializzate a farsi piacere e a seguire con programmi totalmente automatizzati i siti che vivono e si nutrono di questi cazzarismi...

Ovviamente il servizio sul grande successo di click su facebook e twitter del PD renziano ha fatto arrapare Repubblica, ormai vergognosamente "embedded" al renzismo. Tafanus

...Matteo Renzi: un mestiere assicurato per il "dopo Palazzo Chigi": stenotipista alla Camera. Come "batte" lui (velocità supersonica, occhio rivolto altrove) manco la campionessa mondiale di dattilografia... 

Quello che segue, è il vergognoso articolo di Repubblica.it, a firma di una entusiasta Michela Scacchioli

Il Pd di Renzi promosso in Rete: e ora arriva la "community" per dialogare con i cittadini

Dopo le primarie dell'8 dicembre che hanno eletto il nuovo segretario, per il partito impennata di 'like' e 'followers' su Facebook e Twitter. Un trend in crescita che spinge il Nazareno a utilizzare il web per creare una piattaforma unica in cui base e leader siano sullo stesso piano (...ci siamo... UNO vale UNO.   alé, oho... NdR)

ROMA - L'hanno battezzata 'Pd community'. Per "ricostruire il partito" e far sì che le nuove tecnologie siano strumento utile a riavvicinare i cittadini alla politica. Non solo. L'obiettivo reale è mettere in circolo le idee, condividerle e camminare tutti sulla stessa strada: una piattaforma online che tenga dentro il contributo di ogni singolo territorio. L'elezione di Matteo Renzi a segretario democratico - era l'8 dicembre dello scorso anno - e la successiva 'staffetta' con Enrico Letta ai vertici di Palazzo Chigi hanno accelerato un processo su cui da tempo gli stessi militanti sollevavano istanze. 
Al lungo e ripetuto dibattito sulla forma partito, infatti, lo scorso anno si era affiancato un altro interrogativo: quale metodo fosse meglio usare per rafforzare i cosiddetti "corpi intermedi" in crisi ormai da un pezzo. I circoli, la base. La risposta, almeno in parte, la fornisce il web. A mettere fine alla politica del 'Lei', ci ha pensato lo stesso Renzi, che su Twitter qualche mese fa ha inaugurato i #matteorisponde. Certo, come dice Francesco Nicodemo, responsabile Comunicazione della segreteria Pd, non basta un hashtag a ridurre le distanze e a dare vita a una forma - virtuale ma reale - di democrazia partecipata. 
I numeri forniti dai social come 'ritorno', però, qualcosa dicono. Ad esempio, dall'8 settembre 2013 al 4 marzo 2014, la pagina Facebook del Pd ha totalizzato 13.369 nuovi 'mi piace'. Nel dettaglio, la data delle primarie (l'8 dicembre) segna un'ulteriore accelerata. Dall'8 settembre all'8 dicembre, infatti, i nuovi fan sono stati 5.675. Quelli dall'8 dicembre al 4 marzo sono arrivati a quota 7.694. Sempre nei 6 mesi, l'engagement (cioè quel 'coinvolgimento' che misura il successo del messaggio condiviso con il pubblico e che ha l'obiettivo di stringere legami forti tra il brand e i suoi fan) con la pagina Fb del Pd, espresso in numero di 'mi piace', 'commenti' e 'condivisioni' ha visto un notevole aumento dei 'like' ai post pubblicati dal 15 febbraio (Renzi premier) a oggi.

Ma anche l'analisi dei followers su Twitter restituisce cifre in salita. Dall'8 dicembre 2013 al 4 marzo 2014 l'incremento di chi 'segue' l'account Pd è di 21.434 unità in 3 mesi.  Di fatto, quasi il doppio di quelli 'acquisiti' tra l'8 settembre e l'8 dicembre 2013 (12.756 followers). Dal trend, inoltre, si evince che, sempre negli ultimi 3 mesi, l'account Tw @pdnetwork (113mila followers) mostra ritmi di crescita (+26,14%) superiori a quelli di tutti gli altri partiti tradizionali.

Va da sé che in qualche modo è col M5S che si devono fare i conti (276mila followers). In casa Pd, tuttavia, ci tengono a rimarcare le distanze nel metodo e nelle finalità: il nuovo processo partecipativo non dovrà essere più top down (dai leader alla base) ma bottom up (dalla base ai leader). Lo scopo è passare dalla metafora comunicativa del sito web a quella della 'app', dal personal computer all'iPhone: un'impostazione meno rigida e centralizzata, più liquida e distribuita.

Fulcro del lavoro saranno le 'what room' (in costruzione una per ogni regione), dove confluiranno le idee dall'alto e dal basso. Accanto a facilitatori, esperti e progettisti, anche i 'big data', quei dati, cioè, che vanno oltre i numeri nudi e crudi, ma che analizzano il sentiment, il gradimento e i flussi a seconda di quel che accade: le elezioni europee sono alle porte. E con le sue promesse Renzi si sta giocando tutto.

Michela Scacchioli

Caro Renzie,

credo fermamente che se tale Enrico Berlinguer fosse ancora vivo, manderebbe cordialmente affanculo lei, il suo "esperto" Francesco Nicodemo, la sua apologeta Michela Scacchioli, facebook, twitter, le apps, i clicks, i likes, le "condivisioni", i fans, e terrebbe per se - per uso mediato e immediato, solo i fans-culo... Egregio, MAI nella vita avrei potuto credere - neppure nel corso di un incubo notturno, che avrei dovuto fare a gara coi meetup e con la "esperta dattolografa" Matteina Renzi", campionessa del mondo in carica, per costruire e decretare il successo di un partito ormai "sedicente" di sinistra (...a proposito... qual'è il "past tense" di "sedicente"? Si può dire "sedicenteva"?...)

Oggi mi sento importante, perchè ho scoperto che senza comprare niente, e senza avere alle spalle un partito da 15/20 milioni di simpatizzanti, e qualche migliaio di ore di supporto TV, nel mio piccolo ho l'1% di "likes" del PD, e quasi 5.000 "followers" su facebook, alcune migliaia su Google+, ed altri "achievements" di questa portata... Che fa, non mi offrirebbe un posticino da 400.000 euri all'anno più spese nel PD 2.0?

Tafanus

 


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