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Povero renzi hai contro persino i vescovi, ma tu…fregatene

Creato il 04 ottobre 2014 da Speradisole

POVERO RENZI HAI CONTRO PERSINO I VESCOVI, MA TU…FREGATENE

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Quando sento blaterare alcuni del Pd – le cosiddette voci dissidenti – mi viene da sorridere, guardandoli in faccia.

Massimo D’Alema, soliti tic, solite parole, incartapecorito nell’animo, tra un sorriso compassionevole e la battuta rancorosa, simbolo di qualcosa che non c’è mai stato e che non ci sarà mai, vorrebbe osare ma non può, se può, resiste poco e poi decolla, dice la sua perché deve rendersi ogni tanto visibile, altrimenti come potrebbe campare, ogni novità lo irrita, perché tra lui e la novità c’è un abisso, e più che un rottame arrugginito, rappresenta il nulla politico tra nullità fallite, non capisce di mettersi da parte e di lasciare via libera ai giovani.

Per Luigi Bersani, dalla faccia tanto bonaria che quando si arrabbia nessuno se ne accorge, vorrebbe sentirsi un leader, ma proprio non ce la fa, ha in testa qualche ideale, ma se lo tiene sempre come scorta, al momento opportuno non cambia la ruota, perde le migliori occasioni per farsi valere, anche lui, come D’Alema, ora fa l’opposizione nel partito con i fumi del passato, con i soliti slogan da far pietà anche ai sassi. Anche lui, come D’Alema, non capisce che deve mettersi da parte, ma, a differenza di D’Alema, sinistro più che di sinistra, può consigliare i giovani a uscire dai compromessi di una politica che, nel passato, aveva imbavagliato il pensiero e l’azione, riducendo la sinistra ad una povera tovaglia buona per tutte le stagioni.

Pippo Civati mi fa una grande tenerezza, per il suo volto così fresco e così triste, quasi pietoso, un malinconico nato, seduto più che in piedi, privo di qualsiasi esperienza politica, intonso, con tante buone idee su cui potrei anche scommettere qualcosa, ma, guardandolo, mi verrebbe voglia di dirgli: – Tu ci credi in qualcosa di quello che dici? E saresti poi capace di attuarne un granellino? Caro Civati, fatti ancora le ossa, non parlare troppo, per il momento osserva, rifletti, medita, e vedrai che arriverà anche la tua ora, e, quando arriverà, capirai tante cose: le belle idee ci vogliono, come i sogni e le utopie, ma la realtà politica è come una tela che chiede l’abilità del tessitore. Non ti dico: fatti da parte, no! Ti dico solo: guarda e osserva, dì pure il tuo pensiero, ma non fare lo spiritoso o il saccente. Sappi che i tempi difficili sono dei coraggiosi che rischiano il tutto, che non c’è tempo per le polemiche sterili o per le contrapposizioni ideologiche. Forse non hai capito che, nelle emergenze, ci vuole unitarietà, che non è omologazione o rassegnazione all’emergente: la dialettica costruttiva non è proprio la virtù del Pd di oggi! Per ora aspetta: non riusciresti a fare ciò che Renzi tenta di fare. Non hai il carattere, la forza, la determinazione del leader, sostienilo, casomai stimolalo per il meglio! -

E che dire dei giornalisti, venduti al regime?

Questa gentaglia incancrenita si diverte a ferire qualsiasi riscossa: se c’è del marcio, il pane è assicurato; se c’è onestà, fanno di tutto per infangare anche l’onesto, pur di assicurarsi il pane quotidiano, e oltre.

Immaginate un Marco Travaglio senza qualcosa da rosicchiare? Lo avete sentito parlare di ambiente, di lavoro, di economia? No, lui scrive solo di qualcosa che allude alla giustizia, e voilà: se c’è la grande notizia va bene (è un pre-orgasmo), altrimenti va a ripescare qualche peccatuccio di gioventù, o quando Renzi andava a scuola e faceva l’occhiolino alla vicina di banco. – Cazzo, bisogna pur campare anche su questo Renzi così pimpante e autoritario! Adesso ti frego io: eccone una bella! Sei scivolato sull’inglese! Demonio di un demonio, come puoi fare il presidente del consiglio! Dimettiti, ignorantello! – E Travaglio non dorme di notte, per trovare il modo di fregare Renzi, nella speranza che, dopo Renzi, arriverà qualcuno come Berlusconi! Ma tu, Travaglio di nome e di fatto, che italiano sei?

Che dire poi dell’altro incartapecorito, Eugenio Scalfari? Pensare che mi era anche piaciuto nel passato! Ora fa di tutto per dimostrare la sua demenza senile. Parla con il papa, si inventa un’intervista, intervista i preti migliori, vivi e defunti, parla di Cristo e dei Vangeli, e si dice ateo, detta legge alla Chiesa, e si dice anticlericale. Proprio vero: quando si diventa vecchi, si torna chierichetti! Adesso ce l’ha con Renzi, lo vorrebbe convertire, la sua età e la sua esuberanza lo infastidiscono. Vorrebbe fargli da maestrina aggiuistandogli il colletto: – Pierino indisponente, sai troppe cose, bisogna castigarti e metterti  dietro la lavagna! – E così il vecchietto incartapecorito prepara ogni settimana il suo pistolotto, il nuovo vangelo secondo Eugenio, uno sproloquio, logorroico tanto quanto serve per guadagnarci un gruzzoletto, ben più consistente dei trenta denari di giuda. – Caro nonnetto, leggi qualche buon libro dei mistici, immergiti nella spiritualità indiana, e taci -.

Come Scalfari, ce ne sono altri, atei forse più acidi e dissacranti, tra una crassa ignoranza in questioni di fede e un laicismo pregno di muffa, d’altri tempi, pronti a sparare cazzate quando parlano di religione e a dire peste e corna di tutto, in politica ed in economia, purché prevalga sempre il loro sapere di insipienti. Anche questi ce l’hanno con Renzi: come sopportare uno che toglie il pane dai denti di gente che vive di catastrofismo ideologico?

Non parlo di alcuni giornali vetero-comunisti, come il Manifesto: sono casi patologici irrecuperabili! Per loro l’orologio è sempre fermo sullo zero! Guai spostare la lancetta in avanti!

Non parlo di giornali tipo Il Fatto quotidiano, allineati sulla linea del potere anti-potere: ogni potere ha il suo anti-potere che, a sua volta, è un potere! Vanno a bracetto con gli pseudo profeti come Grillo, per poi tradirlo appena sorge un altro grillo! Tra Renzi e Grillo non c’è paragone: Grillo fa un cazzo ma urla e strapazza a parole gli avversari, Renzi cerca di fare, lasciando i vari Grillo parlare al vento.

E che dire dei sindacalisti, i tre magi, che ogni giorno si lagnano e si lamentano, perché qui perché là – avete capito perché si lamentano? Io no! – senza mai venirne a una, anzi complicando le cose già complicate? Questi tre magi sono guidati da cattive stelle, e vorrebbero parlare anche del mondo del lavoro, o, meglio, parlare del “mondo” dimenticando gli operai. Non ho finora sentito una sola parola “intelligente”. Loro sono sempre contro il governo. Sanno di un certo Renzi che vorrebbe toccare l’articolo 18. E loro non sanno cos’è l’articolo 18. Ah sì, ci sono di mezzo gli operai: Così dicono. Già, guai lasciare ai padroni il potere di licenziare troppo! Questi “padroni di merda” (sic!) che fanno comodo solo quando chiudono gli occhi sui lavativi! Renzi  il cattivo, una testa dura e matta, va sistemato per le feste! E i tre magi si trovano insieme, fingono di discutere, fanno comunicati: sciopero generale! – No, scusate, ci siamo sbagliati. Non siamo d’accordo! -. Ma gli operai dove sono finiti? Toh!, i sindacalisti sono rimasti soli! – Ed ora chi ci dà da mangiare? -.

Infine, che dire della gerarchia ecclesistica italiana, che sembra si sia di colpo risvegliata, dopo le dolci notti d’amore con il Porco d’Arcore? – Quanto ci godevano, sempre eccitati! Che orgasmi! Perché ci hanno tolto quel sant’uomo! Ed ora, ecco, è arrivato questo omino irriverente e inquieto, che sta ribaltando il più Bel Paese del mondo! Che disgrazia! Non crederà mica di fare a meno del nostro consenso! Vermiciattolo impudente, non sai che senza di noi tornerai nel tuo buco e nutrirti di altri vermiciattoli? Ti avvertiamo: non toccare un benché minimo di articolo del nostro codice morale, altrimenti resterai fulminato dalle nostre maledizioni! -. E così questi vescovi, dopo orgiastiche notti d’amore, vogliono rifarsi un po’ della loro verginità perduta, difendendo i sacri diritti della figliolanza divina contro gli usurpatori del sacro impero. Per chi non lo avesse capito, i nostri bravi vescovi giocano sempre d’anticipo: appena pregustano odore di bruciato, partono in quinta, e voilà: Guai a te pinco pallino del cazzo! sembrano cristo in persona, ma Cristo era un’altra cosa! Sono su un altro binario, quello morto!

Povero Matteo! Anche la Chiesa ti sta bastonando! Non farci caso. Loro ce l’hanno nel sangue: andare d’accordo con i potenti compiacenti e benefattori. Chi non scende nei loro sotterranei non potrà mai essere un loro amico! Loro hanno detto no ai diritti civili per le coppie di fatto, hanno detto no alle unioni gay, hanno detto no al testamento biologico e alla eutanasia, e tu…fregatene!

Fa quello che ritieni giusto fare! Entra nella tua coscienza, e deciditi. Per il bene di questa Umanità che non è prerogativa di nessuno, neppure della religione, neppure della Chiesa cattolica.

(Interamente tratto dal blog di don Giorgio De Capitani:  http://www.dongiorgio.it/)



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